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La visita d’addio alla Svizzera di Kofi Annan

Il mandato dell'attuale segretario generale dell'ONU si concluderà alla fine dell'anno Keystone

Sabato a San Gallo Kofi Annan ha ritirato il «Premio della libertà» della Fondazione Max Schmidheiny vinto nel 2003 e ha sottolineato i rischi legati all'industria biotecnologica.

Lunedì a Ginevra il segretario generale dell’ONU riceverà il «Premio della Fondazione per Ginevra» e inaugurerà il nuovo edificio dell’agenzia dell’ONU contro l’Aids.

Il «Premio della libertà» è stato istituito nel 1979 dalla fondazione Max Schmidheiny per ricompensare persone o istituzioni che con la loro attività hanno contribuito al mantenimento e allo sviluppo dell’ordine sociale ed economico nel mondo.

Il segretario generale dell’ONU, il cui mandato si concluderà alla fine del mese di dicembre, ha ritirato personalmente il premio. L’onorificenza gli era stata attribuita nel 2003, ma allora Kofi Annan non aveva potuto ritirarla per motivi di salute. Kofi Annan ha annunciato che devolverà il riconoscimento di 100’000 franchi all’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati.

Alla cerimonia sono state invitate 150 persone, fra cui il ministro elvetico delle finanze Hans-Rudolf Merz. Anche 350 studenti e una cinquantina di rappresentanti dei media erano presenti nell’aula magna dell’Università di San Gallo per assistere alla consegna del premio ad Annan, nonché al suo discorso sulle biotecnologie e sulla sicurezza.

Biotecnologia: un’arma a doppio taglio

Gli straordinari passi avanti compiuti nell’ambito delle scienze della vita (soprattutto in quello della biotecnologia) hanno fornito nuovi strumenti utili per quanto riguarda la sicurezza alimentare e la salute degli uomini.

«Alcuni di questi progressi sono stati compiuti in Svizzera», ha sottolineato il segretario generale dell’ONU riferendosi in particolare alle nuove conoscenze acquisite nei settori della lotta contro la resistenza ai farmaci per combattere la malaria o a quelli contro il virus dell’influenza.

«Grazie alla biotecnologia i ricercatori creano nuovi vaccini contro le malattie che ogni anno fanno milioni di morti in tutto il mondo», ha affermato. Al contempo però, Annan ha sottolineato che se queste ricerche scientifiche dovessero cadere in mani sbagliate si rischierebbe una catastrofe. «Se male utilizzata, la tecnologia può infliggere all’umanità i flagelli più terribili», ha detto preoccupato.

Attualmente, a livello internazionale, non esiste alcun sistema di protezione contro questo rischio di manipolazioni. Per questo, il segretario generale dell’ONU ha lanciato l’idea di creare un’istanza mondiale di dialogo incaricata di trovare una soluzione affinché le scoperte in ambito biotecnologico siano utilizzate a fin di bene.

Premio a Ginevra

Il viaggio d’addio del segretario uscente dell’Organizzazione delle Nazioni Unite in Svizzera si concluderà lunedì a Ginevra. Nella città di Calvino sarà insignito del «Premio della Fondazione per Ginevra», per aver contributo a dare lustro alla città durante il suo doppio mandato. Alla cerimonia parteciperanno oltre 500 invitati. Fra loro anche il presidente della Confederazione Moritz Leuenberger.

In mattinata, Kofi Annan inaugurerà il nuovo edificio del programma dell’ONU contro l’AIDS (ONUSIDA) e darà avvio alla sesta conferenza di riesame della Convenzione contro le armi biologiche.

Sempre a Ginevra, discuterà della questione cipriota con il presidente dell’autoproclamata Repubblica turca di Cipro del nord (RTCN) Mehmet Ali Talat. Lo ha indicato venerdì il portavoce dell’ONU Marie Heuzé. L’incontro verterà sul rilancio degli sforzi dell’ONU in questo ambito, dopo il fallimento nel 2004 del referendum sul piano di riunificazione dell’isola messo a punto dall’organizzazione internazionale.

Al termine del suo viaggio, il segretario generale dell’ONU parteciperà a una conferenza stampa. L’ultima in Svizzera, visto che dall’inizio del prossimo anno lascerà il posto alla testa dell’ONU al 62enne sudcoreano Ban Ki-moon.

swissinfo e agenzie

Fra le personalità e le istituzioni che in passato si sono viste attribuire il «Premio della libertà» della Fondazione Max Schmidheiny si annoverano lo svizzero Nicolas Hayek, il Comitato internazionale della Croce rossa (CICR), Ruud Lubbers (Alto commissario dell’ONU per i rifugiati), Romano Prodi (quando era presidente della Commissione europea) e Muhammad Yunus (Premio Nobel per la pace nel 2006).

Kofi Annan è il 25esimo vincitore del premio.

Max Schmidheiny (1908-1991) era un industriale che ha fatto fortuna nel settore del cemento.
Gli sono stati affidati numerosi mandati nel settore pubblico ed è stato membro del parlamento cantonale sangallese.
Nel 1978 ha creato la fondazione che porta il suo nome.

Settimo segretario dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Kofi Annan ha cominciato il suo primo mandato all’inizio del 1997 ed è stato riconfermato per un secondo mandato dal 2002. Il suo incarico si concluderà alla fine di dicembre.

L’adesione della Svizzera all’ONU è avvenuta nel bel mezzo dell’era Annan, nell’autunno 2002, dopo una votazione popolare.

Il presidente della Confederazione Moritz Leuenberger ha recentemente affermato che «molti svizzeri hanno votato per l’adesione all’ONU perché l’organizzazione aveva la faccia di Kofi Annan».

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