Lavrov, “Occidente prosegue escalation, si aspetti reazione”
(Keystone-ATS) I Paesi occidentali “vogliono continuare il conflitto” in Ucraina e stanno “attuando quella che ora si chiama escalation”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, in un’intervista alla televisione Zargrad ripresa dall’agenzia Ria Novosti.
“Ma se continuano ad elevare il livello dello scontro devono aspettarsi “probabilmente una reazione corrispondente, almeno secondo le leggi della fisica e del tempo di guerra”, ha aggiunto Lavrov.
Il capo della diplomazia russa ha fatto riferimento in particolare alla fornitura di sistemi missilistici a lunga gittata da parte della Gran Bretagna a Kiev e al dibattito in corso tra i Paesi Nato sulla possibile fornitura di jet militari.
Intanto, la Russia ha probabilmente perso numerosi missili ipersonici Kinzhal (Killjoy) e la loro apparente vulnerabilità è “una sorpresa e un imbarazzo” per Mosca, visto che il presidente Vladimir Putin aveva definito questa arma “imbattibile”: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.
Nell’ultima settimana si è intensificata la battaglia aerea sul confine tra la Russia e l’Ucraina, sottolinea il rapporto pubblicato su Twitter, ricordando che solo nella giornata del 13 maggio, quattro aerei delle Forze aerospaziali russe (Vks) sono precipitati, apparentemente abbattuti nella regione russa di Bryansk. Il 3 maggio scorso, l’Ucraina ha abbattuto il primo missile balistico Killjoy, un successo che ha indotto la Russia a dare priorità al tentativo di neutralizzare le migliorate capacità di difesa aerea di Kiev. Tuttavia, Mosca ha perso così altri missili Kinzhal (sei nella notte tra lunedì e martedì, ndr).
L’aumento della minaccia aerea sulla regione di confine della Russia sarà un’eccezionale fonte di preoccupazione per la Vks, che utilizza l’area per lanciare i suoi raid aerei a sostegno della guerra, conclude il rapporto.