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Le novità dell’undicesima revisione dell’AVS

Assicurare il futuro delle pensioni: un’impresa che sta a cuore a tutti, un tema che suscita dibattiti infiniti. Le Camere del parlamento hanno approvato la revisione, ma la sinistra minaccia il referendum.

Qui di seguito i punti essenziali dell’undicesima revisione dell’Assicurazione vecchiaia e superstiti.

A partire dal 2009 si andrà in pensione a 65 anni. In base alla precedente revisione a partire dal 2005 le donne andranno in pensione a 64 anni (invece degli attuali 63) e gli uomini a 65. Con l’aumento dell’età di pensionamento delle donne, l’AVS risparmia 445 milioni.

Pensione anticipata possibile a partire da 59 anni (mezza pensione) o da 62 (pensione completa). Chi va in pensione anticipata fruirà per tutta la vita di una rendita ridotta.

Le donne nate tra il 1948 e il 1952 subiranno una perdita del 3,4% (al posto del 6,7%) se decideranno di andare in pensione a 64 anni invece che a 65. Questa misura costa 140 milioni alle casse dello Stato.

La rendita di vedovanza per donne senza figli sarà smantellata a tappe. L’undici per cento delle future vedove non avrà diritto ad una rendita. Vedove senza figli con più di 45 anni al momento del decesso del marito riceveranno un’indennità sotto forma di rendita annuale.

La rendita delle vedove con figli verrà ridotta a tappe dall’ 80 al 60%. La rendita degli orfani aumenterà dal 40 al 60%. L’AVS risparmia così 250 milioni.

Le rendite AVS verranno adattate allo sviluppo di prezzi e salari solo ogni 3 anni invece dei 2 attuali (sempre che il rincaro non superi il 4%). Si risparmiano così 150 milioni.

Finora le persone che avevano superato l’età di pensionamento ma esercitavano un’attività lavorativa non pagavano dei contributi all’AVS sui primi 1400 franchi del loro stipendio mensile. Questa misura viene abrogata. Nelle casse dell’AVS entreranno così 202 milioni in più.

Una norma costituzionale impone al parlamento di prelevare al massimo un punto percentuale dall’imposta sul valore aggiunto (IVA) per finanziare l’AVS. A partire dal 2010 potrebbe essere necessario innalzare questa soglia.

Dei gettiti futuri dell’IVA, il 17% andrà come finora alla Confederazione, di modo che quest’ultima possa essere in grado di finanziare la sua partecipazione al sistema sociale. La partecipazione della Confederazione ammonta a 500 milioni, quella dell’AVS a 2,43 miliardi di franchi.

swissinfo e agenzie

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