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Le riforme al centro dell’agenda elvetica all’ONU

Peter Maurer vuole ampliare l'applicazione delle proposte della Svizzera all'ONU (pixsil)

La Svizzera sosterrà i cambiamenti volti a migliorare la sicurezza internazionale e stimolare lo sviluppo promossi dal nuovo segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon.

L’ambasciatore svizzero all’ONU, Peter Maurer, ha dichiarato che cinque anni dopo la sua adesione all’ONU la Svizzera vuole trovare il modo di fare passare meglio le sue proposte in seno all’organizzazione internazionale.

La Confederazione sostiene la direzione presa dal nuovo segretario generale Ban Ki-moon verso una maggiore sicurezza e sviluppo.

Per l’ambasciatore svizzero all’ONU, Peter Maurer, la Svizzera si concentrerà soprattutto sui temi del rispetto dei diritti umani, dello Stato di diritto e sullo sviluppo sostenibile.

I segnali sulle priorità future lanciati finora da Ban Ki-moon sono valutati positivamente dalla Confederazione, ha detto Maurer davanti ai giornalisti. Il nuovo segretario generale ha infatti posto l’accento sulla prevenzione dei conflitti e sulla rapida reazione alle situazioni d’urgenza.

Maurer ha lodato il primo discorso di Ban Ki-moon davanti al Consiglio di sicurezza dell’ONU, durante il quale il segretario generale ha insistito sulla risoluzione delle crisi in Africa, particolarmente nella regione del Darfur.

Svizzera ben rappresentata

I cambiamenti di personale operati da Ban Ki-moon in seno all’amministrazione dell’organizzazione hanno provocato parecchie discussioni.

I sotto-segretari nominati da Kofi Annan hanno tempo fino alla fine di febbraio per rassegnare le loro dimissioni. Il loro mandato può però essere riconfermato. Questa misura concerne anche lo svizzero Nicolas Michel, consigliere giuridico del segretario generale.

L’ambasciatore svizzero all’ONU ha avuto parole di grande apprezzamento nei confronti di Michel, che considera l’uomo adatto per continuare ad occupare questo posto di responsabilità. Ne sostiene quindi la nuova candidatura.

Con il pensionamento di Marcel Boisard, direttore generale dell’organismo dedicato dall’ONU alla formazione (Unitair) e la fine del mandato di procuratrice generale del Tribunale penale internazionale (Tpi) per la ex Jugoslavia di Carla del Ponte, la Svizzera perde due rappresentanti di punta presso l’organizzazione internazionale.

La Confederazione, rassicura Peter Maurer, rimane tuttavia ben rappresentata. Può infatti contare sull’ex consigliere federale Adolf Ogi, consigliere speciale per lo sport al servizio dello sviluppo e della pace, nonché su Jean Ziegler, relatore speciale della Commissione per i diritti dell’uomo sul diritto all’alimentazione e su Walter Kälin, membro del Comitato dei diritti dell’uomo. Lo stesso Peter Maurer inoltre è copresidente dell’organo di coordinamento per le questioni ambientali dell’ONU (UNEP).

Riforme del Consiglio di sicurezza

Quest’anno la Svizzera si propone anche di sostenere il processo di riforma del Consiglio di sicurezza dell’ONU (CS). In particolare chiede che questo organismo sia reso più trasparente, in modo da favorire la collaborazione con gli altri membri dell’organizzazione internazionale.

L’agenda svizzera prevede inoltre un particolare impegno nell’ambito dei diritti dell’uomo e del rispetto delle Convenzioni di Ginevra.

“Il nuovo Consiglio dei diritti umani va migliorato”, ha detto Maurer. Frutto di un’iniziativa della Confederazione, il nuovo organismo è già oggetto di critiche dopo che le sue prime sedute si sono rivelate improduttive.

swissinfo e agenzie

Il nuovo segretario generale dell’ONU è stato eletto lo scorso 13 ottobre dall’Assemblea generale dell’ONU a New York.

Il 62enne, diplomatico in carriera, nel 2004 è stato nominato ministro degli affari esteri della Corea del Sud.

Si tratta del primo Segretario generale asiatico, dopo la carica assunta dal birmano U Thant dal 1961 al 1971.

Ban Ki-moon succede al ghanese Kofi Annan, il quale è stato alla testa dell’ONU per 10 anni.

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