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Lo «Spirito d’Adelboden» soffia su Johannesburg

L'agricoltura, uno dei motori dello sviluppo sostenibile delle montagne Keystone

Conclusione positiva, giovedì, della Conferenza internazionale sull'agricoltura sostenibile e lo sviluppo rurale di montagna, SARD-Mountains 2002.

Per quattro giorni 200 rappresentanti di 55 Paesi alpini del mondo hanno analizzato, discusso ed infine approvato gli elementi strategici dello sviluppo sostenibile nelle regioni di montagna. Le politiche per far fronte alle sfide che gravano sulle montagne del mondo intero, sono stati fissati nel documento finale del congresso. La Dichiarazione di Adelboden rappresenta la summa di SARD-Mountains 2002 e servirà da base per i per i lavori del Vertice mondiale per lo sviluppo sostenibile, in programma a Johannesburg dal 26 agosto al 4 settembre prossimi.

Trampolino della diplomazia elvetica

La Dichiarazione di Adelboden rappresenta, innanzi tutto, un successo del governo elvetico nell’arena della diplomazia mondiale, proprio alla vigilia dell’ammissione nel consesso delle Nazioni Unite. Un impegno vocazionale della Svizzera, “Paese di montagna” per eccellenza nell’immaginario collettivo per quei due terzi ed oltre di alpi che occupano il suo territorio.

Il documento finale di SARD-Mountains 2002 è permeato di quello che il ministro svizzero dell’economia Pascal Couchepin ha definito “Spirito di Adelboden”. Lo conferma a swissinfo/SRI Manfred Bötsch, direttore dell’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG): “L’idea vincente è stata quella di riunire tutti i soggetti dello sviluppo sostenibile nelle regioni di montagna: rappresentanti dei Paesi alpini, delegati di organismi internazionali come l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ed esponenti delle organizzazioni non governative coinvolte nello sviluppo sostenibile dello spazio alpino.

Il dialogo tra le differenti componenti, convenute ad Adelboden, si è srotolato in modo costruttivo, forse grazie proprio alla magia dell’Oberland bernese, un paesaggio incorniciato in una meteo così solare da far sorgere l’assurdo dubbio che la regia fosse firmata Adelboden-Tourismus. Il risultato di questa Conferenza sull’agricoltura sostenibile e lo sviluppo rurale di montagna che ha fisicamente dislocato sul terreno i “decision makers” della strategia di sviluppo sostenibile dell’ambiente montano. Ed ha permesso soprattutto di migliorare la conoscenza e le relazioni tra i partecipanti alla conferenza per affrontare scafati la difficile sfida di Johannesbug 2002″.

Il documento finale

La Dichiarazione di Adelboden rappresenta un contributo analitico per il plenum del vertice mondiale Rio+10 di Johannesbug. Il documento fissa ruoli e compiti dell’agricoltura sostenibile di montagna, illustra gli indicatori della sostenibilità sociale, ambientale ed economica e propone gli elementi chiave delle politiche per favorire lo sviluppo sostenibile delle regioni di montagna.

“Nel testo finale -precisa il direttore dell’Ufficio federale dell’agricoltura- presentiamo un piano d’azione per la salvaguardia del territorio alpino. Una serie di raccomandazioni concrete a livello regionale, nazionale e internazionale che sviluppano un approccio strategico globale all’ambizioso ed impegnativo progetto di agricoltura sostenibile e di sviluppo rurale della montagna”.

Le sfide dietro l’angolo

La sfida, lanciata in quest’Anno internazionale delle montagne, è rappresentata in primis dallo sviluppo di un’economia sostenibile che rispetti l’ambiente e le popolazioni alpine. Gli strumenti per raggiungere l’obiettivo sono indicati nella Dichiarazione di Adelboden e si chiamano agricoltura di montagna sostenibile, eco-turismo, conservazione delle culture, pacificazione di regioni di montagna come l’Afghanistan ed il Tibet, per non citare che due soli esempi. Ed inoltre la tutela di flora, fauna e delle risorse idriche alpine, laghi di montagna, ghiacciai.

“Montagne ed acqua sono fonti vitali che devono assicurare il futuro delle genti di montagna”. La massima, del sindaco di Adelboden Felix Hari, è idealmente rivolta ai partecipanti al Vertice mondiale per lo sviluppo sostenibile di Johannesburg, nell’auspicio che si permei dello “Spirito di Adelboden”.

Sergio Regazzoni

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