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Lo sci svizzero al via della centesima stagione

Dopo una brutta caduta in febbraio, Sonja Naef è tornata alla competizione. Swiss-Ski

La nuova stagione del Circo bianco è stata inaugurata sabato a Sölden, alle pendici del ghiacciaio austriaco di Rettenbach.

Per l’annata del suo centenario, la Federazione svizzera di sci punta sui suoi atleti per festeggiare degnamente la ricorrenza.

La stagione ufficiale dello sci alpino, aperta sabato nel Tirolo austriaco, coincide con il centesimo compleanno di Swiss-Ski: la Federazione Svizzera di Sci è stata fondata ad Olten il 20 novembre del 1904.

A margine delle competizioni per la Coppa del Mondo ci saranno numerose manifestazioni. A partire da marzo girerà la Confederazione la mostra itinerante per il giubileo «Hopp Schwiiz!», con debutto in una sede celebre: la Käfigturm di Berna. Mentre sarà festa grande a Basilea dal 2 al 4 aprile.

Migliorare le prestazioni



Ma per fare festa davvero, i dirigenti di Swiss-Ski aspettano risultati concreti dalle squadre maschili e femminili. Anche se all’ordine del giorno non ci sono appuntamenti di primo piano come il Campionato del mondo o i Giochi olimpici. «Penso che in onore dei pionieri dello sci svizzero, nella stagione del centenario gli atleti dovranno dare il massimo per festeggiare molte vittorie», spiega Jean-Marie Mudry, direttore della Federazione.

Dopo il bilancio piuttosto tiepido della scorsa stagione e le quattro medaglie, due d’argento e altrettante di bronzo, conquistate a febbraio ai Mondiali di Saint-Moritz, gli sciatori e le sciatrici della Confederazione hanno la missione di recuperare lo svantaggio sulla nazione che domina lo sci mondiale, l’Austria.

Un compito che si annuncia non facile, anche considerato che entrambe le squadre hanno recentemente perso i rispettivi capofila, con il ritiro dall’attività agonistica di Corinne Rey-Bellet e Michaël von Grünigen. Gli allenatori in capo Angelo Maina (donne) e Karl Frehsner (uomini) sperano di colmare il vuoto grazie ad una dinamica di gruppo orientata ad un buon risultato collettivo.

Gian Gilli, il nuovo responsabile del Dipartimento sport di competizione di Swiss-Ski, si dice consapevole del fossato che separa attualmente la Svizzera dalla sua prestigiosa vicina. E ritiene che l’accento vada messo anzitutto sulle nuove leve, perché negli anni a venire la Confederazione possa contare su un maggior numero di atleti competitivi a livello internazionale.

Suscitare interesse nei giovani

La Federazione ha iniziato ad investire massicciamente sul suo vivaio da due anni e l’impresa ha già dato frutti con sette medaglie – di cui cinque d’oro – guadagnate agli ultimi Campionati del mondo a Serre Chevalier.

«Un primo risultato è stato raggiunto», dice Didier Bonvin, responsabile della sezione nuove leve per lo sci alpino. «Siamo sulla buona strada ma c’è ancora molto da fare». E per dimostrare quanto il tema sia ormai al centro delle preoccupazioni dei dirigenti, due milioni e mezzo di franchi saranno destinati alle squadre nazionali junior e agli Sci Club di tutte le regioni della Confederazione.

swissinfo, Mathias Froidevaux
(traduzione dal francese: Serena Tinari)

La Federazione Svizzera Sci è stata fondata il 20 novembre 1904 a Olten.
La festa del centenario è a Basilea dal 2 al 4 aprile 2004 con il Festival Swiss-Ski.
Budget annuale della Federazione: 25 milioni di franchi.
Budget dello sci alpino: circa 13 milioni, di cui 2,5 per le nuove leve.

La stagione sciistica 2003/2004 debutta questo week-end a Sölden, in Austria.

È questa l’occasione per il ritorno alle piste dell’appenzellese Sonja Nef, ferita ai legamenti del ginocchio destro alla fine di febbraio.

Altre sei atlete svizzere partecipano allo Slalom gigante che inaugura la stagione: Lilian Kummer, Fränzi Aufdenblatten, Nadia Styger, Monika Demermuth, Marlies Oester e Sandra Gini.

Le due grandi speranze dello sci femminile svizzero, Tamara Wolf e Fabienne Sutter, si sono infortunate al campo di allenamento del team nazionale a Las Leñas, in Argentina.

Fra gli uomini, sono in Austria Didier Cuche, Didier Défago, Tobias Grünenfelder e Ambrosi Hoffmann.

Secondo gli allenatori Angelo Maina (donne) e Karl Freshner (uomini) non si tratterà di una stagione senza importanza, anche se non ci sono Mondiali né Giochi Olimpici.

Le squadre maschili e femminili dovranno trovare un nuovo equilibrio dopo il ritiro dall’attività agonistica dei capofila Michaël von Grünigen e Corinne Rey-Bellet.

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