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Lugano, addio

Il Lugano si è allenato per l'ultima volta martedì, pur non nutrendo alcuna speranza di poter continuare swissinfo.ch

Shock nello sport svizzero: dopo 95 anni di storia, fallisce il Football Club Lugano con oltre 100 milioni di debiti.

Sotto accusa i dirigenti che impongono un tenore di vita assurdo a club sportivi sovradimensionati.

Giovedì nero per il calcio ticinese e lo sport svizzero. Il pretore Patrizia Zarro ha decretato ufficialmente il fallimento del concordato per la società di calcio del Lugano.

Il passo porta inevitabilmente all’apertura della procedura fallimentare per il club, confrontato con debiti che superano i 100 milioni di franchi.

Lo scenario significa il ritiro immediato della prima squadra dal girone di promozione/relegazione e la disoccupazione per i giocatori.

Tutti a casa

Nessuno si illudeva dopo il ritiro dalla procedura concordataria di due tra i maggiori creditori: martedì erano infatti già partite le lettere di licenziamento all’indirizzo dei dipendenti del club, una quarantina tra giocatori, allenatori, impiegati dell’amministrazione e magazzinieri.

Scompare così dalla mappa del calcio svizzero una delle società più gloriose del Paese, con tre titoli vinti e tre Coppe conquistate.

Sembra il momento giusto per ripensare al modo di fare il calcio in Ticino: i dirigenti saranno chiamati a mettere in discussione il sistema di gestione delle proprie società.

Denaro e sport

Le magagne finanziarie del club erano platealmente uscite alla luce un anno fa, marzo 2002, dopo l’improvvisa morte del presidente del sodalizio bianconero Helios Jermini. L’ipotesi è quella del suicidio a causa dei troppi debiti, contratti per mantenere a livello europeo la sua squadra.

L’inchiesta rivela che “Jermini si è ripetutamente appropriato di averi dei suoi clienti per un totale di circa 61 milioni di franchi, 45 dei quali riversati nelle casse dell’FCL.”

Dopo la scomparsa di Jermini si apre – maggio 2002 – la procedura di moratoria concordataria durante la quale si apprende che i crediti insinuati nei confronti del club ammontano a oltre 100 milioni di franchi.

Dopo un anno di mobilitazione generale per salvare l’FCL, la botta finale è stata assestata al club martedì, quando due tra le maggiori società creditrici hanno deciso di non aderire al concordato di moratoria, facendo di fatto fallire il club bianconero.

Le due ditte hanno spiegato in un comunicato i motivi del retro front: “siamo vittime e non carnefici”, affermano. “Per almeno 15 anni organi dell’FCL a nostra completa insaputa hanno finanziato con i nostri soldi (25 milioni di franchi) l’attività del club imponendogli un tenore di vita nettamente al di sopra delle sue effettive possibilità economiche.”

Un copione gia visto

All’inizio di marzo nella Svizzera italiana scoppiava un altro caso di malversazione legata allo sport. Giovanni Antonini, noto avvocato luganese, ammetteva di aver usato i soldi di alcuni suoi clienti, tra cui almeno un paio di cittadini italiani, per colmare le lacune finanziarie del Basket Club Lugano.

Troppe squadre sportive di un certo livello rispetto alla popolazione e al territorio portano alla difficoltà di reperire fondi: insomma il Ticino è piccolo. E rende facile la caduta nella voragine dei debiti per mantenere le società a livelli improponibili.

Interrogato sulla saturazione sportiva del territorio, l’allenatore della nazionale svizzera di basket Renato Carettoni rispondeva così ai microfoni RSI: “il discorso va esteso oltre lo sport perché il Ticino è una realtà unica al mondo.

Se pensiamo che dove vivono 250mila persone ci sono 3 o 4 quotidiani, 3 televisioni, 3 radio… allora tutto è sovradimensionato in Ticino, non solo lo sport.”

Crisi generale

Il Lugano, dall’alto dei suoi 95 anni di storia, è il secondo club di calcio dopo il Wettingen a dichiarare il fallimento in Svizzera. La scorsa settimana la squadra è scesa in campo per l’ultima volta contro l’Aarau. Trascina con se anche le speranze di quasi 500 ragazzi del settore giovanile.

In crisi anche il Losanna – indebitato, che fatica a pagare gli stipendi – che giovedì rischiava la sparizione. Invece è andata meglio: il tribunale ha infatti mantenuto fino al mese di giugno la moratoria concordataria per il club vodese, assicurandone di fatto la sopravvivenza. Pur se temporanea.

In cattive acque finanziarie anche Wil, Aarau, Lucerna e Sion.

swissinfo, Maddalena Guareschi, Lugano

Il Football Club Lugano fallisce a quasi 95 anni dalla sua fondazione a causa dei troppi debiti contratti.

La sua storia fa riflettere sulla direzione presa dallo Sport nella Svizzera italiana, una realtà troppo piccola per permettere l’esistenza ad alto livello.

Dopo il fallimento la squadra sarà costretta a ripartire dalla quinta lega; l’eventuale fusione con un altro club permetterebbe al Lugano di riprendere l’attività da una posizione migliore.

1908: nasce il Football Club Lugano
Il capitale iniziale è di 200 franchi
Nel 1922 sale in serie A
Vince tre titoli nazionali e tre Coppe Svizzere
Nel 2002 si scopre un buco di oltre 100 milioni di franchi

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