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Magia ed esoterismo anche all’università

Hermete-Mercurio esorta al silenzio in un'illustrazione del 1555. Universität Lausanne

L'antropologa Silvia Mancini insegna all'Università di Losanna «forme religiose marginalizzate e trasversali». Tra le quali divinazione, occultismo e magia.

Uno studio che indaga tali pratiche nelle culture lontane, e negli ambienti popolari e colti in Occidente, lontano dalla superstizione, ma anche dalla moda un po’ approssimativa del New Age.

«Il concetto di religione è un’idea occidentale. Non viene utilizzato così come da noi in nessun’altra lingua, se non in quelle derivate dalla tradizione greco-latina», dice la professoressa Mancini.

Comparare la storia delle religioni l’ha portata a rendersi conto che la religione con la “R” maiuscola non esiste, ma che esistono invece tante modalità specifiche ad ogni cultura, per tentare di dar risposta al senso di precarietà che prova l’umanità.

Lei stessa agnostica, studia i fenomeni magici e paranormali con il rigore scientifico della storica e la passione laica di un’intellettuale di sinistra incuriosita dalla complessità della natura umana.

Magia lucana e tarocchi

Malgrado la differenza dei contesti sociali e politici, il suo corso universitario prende in considerazione forme magiche di tutto il mondo, dalle pratiche religiose di Papua Nuova Guinea, ai guaritori di campagna, al tarantismo: i riti del Salento legati al morso della tarantola e all’alterazione dello stato psico-fisico provocato dalla danza frenetica.

Una volta, nel corso dedicato all’occultismo, Silvia Mancini ha invitato in aula perfino una famosa veggente, per spiegare la lettura dei tarocchi. «In comune – spiega la docente – queste realtà hanno una visione del mondo e della natura che contrasta con la visione della teologia e della scienza ufficiali».

In occidente la teologia, a partire dal Medio Evo, ha infatti concentrato la sua riflessione sul rapporto dio-uomo, lasciando lo studio della natura alla scienza. Una dicotomia che non esiste in altre culture.

Ma nemmeno in Occidente, la cultura dominante – religiosa e scientifica – è riuscita ad eliminare del tutto tecniche ancestrali di saper fare, molto pragmatiche, come ad esempio quelle dei guaritori, che hanno in certi casi un’efficacia terapeutica indiscutibile.

Facoltà eccezionali

Per definire lo statuto delle facoltà eccezionali o paranormali, Silvia Mancini si rivolge anche alla psicologia paranormale, l’ipnosi, la psichiatria … discipline che hanno già studiato questo tipo di facoltà psichiche.

« Ad esempio ci sono in certe regioni della Svizzera rurale un gran numero di guaritori. Ed è su questo dominio di ricerche che stiamo lavorando in vista di un progetto scientifico di portata internazionale in cui cerchiamo di repertoriare queste persone. Si tratta di verificare, filmare, analizzare. E poi di studiarle da vari punti di vista: antropologico, sociologico e delle psicoterapie».

Ma come si fa a separare le persone serie dai ciarlatani? «Certo i ciarlatani abbondano. Ma il fatto che siano numerosi non permette di discreditare in sé il settore dei guaritori», puntualizza la ricercatrice.

La stampa e gran parte degli universitari hanno tendenza a far di tutta l’erba un fascio. «Ma è proprio per questo che ci si ostina a verificare questi fenomeni a livello universitario, malgrado la comunità scientifica sia in genere contraria, specialmente in Francia e in Italia.»

Gli svizzeri più aperti

La Svizzera è invece molto più aperta rispetto allo studio di questi fenomeni, ha potuto notare Silvia Mancini.

«Mi sono chiesta il perché, soprattutto notando il gran numero di studenti ai corsi dedicati alle correnti esoteriche occidentali. Credo di poter dire che questa apertura sia dovuta all’influenza in Svizzera della cultura tedesca».

«Soprattutto la filosofia della natura, che emana dalla cultura romantica. Ciò emerge ad esempio nell’interesse di massa per l’ecologia, o per le pratiche mediche alternative».

La cultura romantica ci ha lasciato in eredità l’idea che lo spirito non è separato dalla materia e dalle manifestazioni naturali. Non è astratto, come vuole invece la filosofia francese, ma si incarna sempre nella materia.

A questa, come a tante altre concezioni profonde, ma marginalizzate, si è ispirato anche un convegno internazionale organizzato in primavera dall’Università di Losanna. Gli atti del convegno verranno pubblicati a Parigi dalle edizioni Du Seuil con il titolo «La construction du psychisme».

swissinfo, Raffaella Rossello, Losanna

Silvia Mancini, 49 anni, è nata a Roma dove ha compiuto i suoi studi, seguendo soprattutto la tradizione di Ernesto de Martino, uno dei pionieri a livello mondiale dello studio storico e comparitivo laico delle religioni.

Prima di insegnare epistemologia e storia delle religioni e delle pratiche magico-religiose a Losanna, Silvia Mancini ha insegnato antropologia religiosa a Parigi.

Gli studi di esoterismo a livello universitario sono molto avanzati nei paesi anglosassoni e in Olanda. In Italia, dopo De Martino, si è assistito ad un declino progressivo della sua scuola laica.

In Svizzera, a Neuchâtel, verrà inaugurata a gennaio la prima «Scuola svizzera per medium».

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