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Management svizzero, estro calcistico brasiliano

Denis Guerra insieme ai ragazzi di San Paolo swissinfo.ch

Passione per lo sport e amore per il Brasile; talento brasiliano e mentalità svizzera. Denis Guerra coniuga questi elementi nella sua scuola di calcio a San Paolo.

Una miscela senz’altro originale, per il ticinese, classe 1974, ex calciatore professionista, ex impiegato di banca ed ora fondatore della “Estro Football School” a Cotia, periferia della metropoli brasiliana.

A 30 anni, Denis ha deciso di lasciare la Svizzera per costruire, assieme al collega ed amico Matteo Ambrosini, un progetto in cui si lega la passione per lo sport, l’amore per il Brasile e una buona dose di spirito imprenditoriale.

Ragazzi da tutto il mondo

Due gli obbiettivi principali della scuola: ospitare ragazzi provenienti da tutto il mondo, per vacanze studio dove alternare lezioni di calcio e di portoghese, e scovare nuovi talenti nell’immenso serbatoio della nazione più calciofila del mondo.

“Il calcio – spiega Denis – è stato per molto tempo la mia grande passione. Poi una serie di infortuni ha ridimensionato le mie aspirazioni e ho iniziato a lavorare in banca, un’esperienza che mi ha fatto crescere molto sia per il contatto umano che per la fiducia che i clienti sapevano porre in me”.

Innamorato dello spirito brasialiano


L’incontro con il Brasile modifica i piani e gli obbiettivi di una vita che sembrava risolta. “Tre anni fa andai a visitare un ex compagno di squadra originario dello stato di Goiaias, una regione non turistica, lontana dalle famose spiagge di Rio de Janeiro o di Salvador de Bahia. Questo soggiorno, che doveva essere di un paio di settimane, è durato due mesi e mi ha permesso di apprezzare la gente. Mi sono innamorato dello spirito brasiliano e ho deciso che mi sarei messo a pensare ad un progetto che mi permettesse di venire a vivere in questo straordinario paese”.

L’elaborazione del progetto è durata più di due anni. “Un giorno – spiega Matteo Ambrosini – Denis venne nel mio ufficio e mi spiegò a grandi linee l’idea. All’inizio rimasi sorpreso anche perché pensai che se c’è un paese che non ha davvero bisogno di imparare a giocare al calcio è proprio il Brasile. Col tempo, però, mi resi conto che l’idea era indovinata. Il calcio europeo è sempre più esigente e il talento da solo non basta. Quando un ragazzo di 18-20 anni arriva in un club europeo deve essere pronto non solo tecnicamente ma anche dal punto di visto fisico e psicologico”.

Con la collaborazione di Matteo, che aveva esperienza come insegnante di tennis e preparatore atletico, il progetto ha preso corpo. È bastato un viaggio esplorativo alla fine del 2004 per scegliere la sede della scuola.

Le visite nelle periferie disagiate

Assieme ad altri soci locali la “Estro Football School” è partita ad inizio anno e già conta su un nutrito gruppo di giovani talenti da formare. Parte della giornata è riservata agli allenamenti e ai provini per selezionare nuovi ragazzi. La routine comprende però anche delle visite in un paio di favelas dove, grazie all’appoggio di organizzazioni locali legate al mondo del volontariato elvetico, c’è la possibilità di cercare campioni in erba.

“Non siamo cacciatori di teste – ci tiene a precisare Denis. Cerchiamo di dare un senso sociale al nostro lavoro, di aiutare la gente della favela raccogliendo donazioni e sensibilizzando amici e conoscenti in Svizzera.

Ai ragazzi che vengono al centro non promettiamo facili guadagni ma un lavoro duro per formarsi fisicamente e mentalmente. Il calcio può essere un mezzo per migliorare le condizioni di vita, ma anche uno straordinario veicolo di solidarietà”.

Intanto, si stanno terminando i lavori di ristrutturazione dei locali destinati all’accoglienza degli ospiti. Oltre a ragazzi svizzeri e del resto d’Europa si punta ai giovani asiatici. Esistono già progetti dei governi cinese e coreano, che hanno portato negli ultimi anni circa un migliaio di aspiranti campioni in diverse scuole-calcio brasiliane.

Denis Guerra è affascinato dalla nuova attività. “Insieme a Matteo – spiega – abbiamo deciso di cambiare vita. Non possiamo sapere come andrà a finire, ma per ora sentiamo che il nostro futuro è qui in Brasile!”

swissinfo, Emiliano Guanella, San Paolo

Il centro sportivo di Cotia, a 50 chilometri da San Paolo, conta due campi di calcio, una palestra, una pista d’atletica e una piscina olimpica. Può ospitare fino a 100 atleti.
Negli ultimi tre anni un migliaio di giovani asiatici (cinesi, coreani, giapponesi) sono andati in Brasile per periodi di studio alternando scuola di calcio e lezioni di portoghese.

Denis Guerra ha giocato in diverse squadre ticinesi a livello professionistico. A 24 anni è entrato in banca come consulente finanziario. Matteo Ambrosini ha lavorato in banca e nel tempo libero ha fatto l’insegnante di tennis e il prepatore atletico.

I due hanno lasciato ad inizio del 2005 la Svizzera per aprire una scuola di calcio a Cotia, nella periferia di San Paolo, la “Estro football school”.

Gli obbietivi della scuola sono scovare nuovi talenti da offrire ai campionati di calcio europei e organizzare vacanze studio destinate a giovani di tutto il mondo.

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