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Martedì si decide il futuro di Swiss

Importante per la Svizzera che l'aeroporto di Zurigo resti un hub internazionale Keystone

Il governo approverà o meno l’acquisizione da parte di Lufthansa della compagnia aerea Swiss, ma tra i privati cresce l’opposizione al rilevamento.

Il Ceo di Swiss, Christoph Franz, ritiene improbabile un trasferimento massiccio dei 6000 posti di lavoro di Swiss in Germania. Ma garanzie non ce ne sono.

La Confederazione prosegue le consultazioni per sapere quale sarà il destino della sua partecipazione del 20,4 % in Swiss, 600 milioni di franchi investiti nel 2002.

Venerdì il consigliere federale Hans-Rudolf Merz ha incontrato i vertici dei partiti di governo per esporre loro il punto di vista dell’esecutivo. Sul contenuto della discussione viene però mantenuto il silenzio.

Il Consiglio federale sta esaminando l’offerta di Lufthansa interrogandosi sulle ripercussioni per «il raccordo a lungo termine della Svizzera al traffico aereo europeo e internazionale, la competitività dell’aeroporto di Zurigo, i posti di lavoro di Swiss e dell’intero settore interessato e le finanze federali».

I privati ci provano

Intanto tra i privati cresce l’opposizione al rilevamento. In particolare, due avvocati di Zugo cercano investitori per lanciare una controfferta così da mantenere in mani elvetiche la compagnia di bandiera.

I due legali, Marius Grossenbacher e Jürg Brand, hanno pubblicato venerdì in diversi quotidiani svizzero-tedeschi annunci a tutta pagina in cui cercano investitori disposti a far confluire nella SR Invest Holding – società ancora da fondare – 10’000 o più franchi ciascuno per lanciare una controfferta.

Grossenbacher è socio delle società di partecipazioni zughese Genturica, Brand ha rilevato e rimesso in sesto nel 2003, insieme ad altri investitori svizzeri ed europei, la divisione Infratec (fonderie) del gruppo industriale Von Roll, allora sull’orlo del fallimento. È inoltre stato legale del fratellastro di Osama bin Laden, Yeslam.

Dubbi sulla segretezza e sulla fretta di concludere

I due avvocati criticano il fatto che la compagnia aerea costruita con due miliardi di franchi provenienti dalle imposte dei cittadini venga «regalata» alla Lufthansa per appena 65 milioni. Questa cifra corrisponde alla somma da pagare ai piccoli azionisti, che detengono il 14 % del capitale, in base al corso medio del titolo in Borsa negli ultimi trenta giorni.

«Swiss viene messa in cattiva luce più di quanto meriti», afferma oggi Brand nel «Blick». Se si escludono ammortamenti straordinari, la compagnia aerea avrebbe realizzato già lo scorso anno un utile di 52 milioni. «Adesso sarebbe il momento peggiore per venderla all’estero.»

L’avvocato zughese è indignato del fatto di essersi trovato di fronte al fatto compiuto ed è anche insospettito dalla fretta in cui si vuole concludere l’affare.

Stesso management, stesso personale

Brand e Grossenbacher intendono guidare una compagnia aerea indipendente e di qualità, con il management e il personale attuale, sviluppandola con partner internazionali e rendendola più flessibile nel traffico europeo.

Se non verranno raccolti abbastanza fondi (o se la compagnia non può essere rilevata) il denaro sarà restituito. «Voglio almeno aver tentato», afferma Brand nel «Tages-Anzeiger» e nel «Blick».

La coppia zughese non è l’unica a cercare investitori per Swiss. Anche il presidente dell’Associazione di difesa degli investitori svizzeri (SVSA), Hans-Jacob Heitz, vuole sottoporre una controfferta a quella della compagnia tedesca. L’avvocato non vuole però dire quanto l’associazione sarebbe disposta a investire.

«Swiss ha un valore multiplo rispetto ai 65 milioni di franchi», afferma oggi nel «Blick». «Non siamo contro Lufthansa o la partecipazione di un’altra compagnia», spiega Heintz. «A noi dà fastidio il comportamento indegno del consiglio d’amministrazione di Swiss, del management e anche del Consiglio federale».


swissinfo e agenzie

Secondo alcuni analisti il valore contabile del vettore elvetico si situerebbe intorno agli 850 milioni di franchi.
La capitalizzazione borsistica è di 500 milioni circa.
Lufthansa però dovrebbe assumere anche debiti e impegni di Swiss, pari a 1,1 miliardi di franchi.

Dall’ufficializzazione delle trattative tra Swiss e Lufthansa i contatti si sono moltiplicati.

Sebbene i grandi azionisti mantengano il silenzio, secondo indiscrezioni il rilevamento sarebbe cosa fatta.

Indizi segnalano che prevale il «sì» del governo. In una nota destinata ai parlamentari, l’Amministrazione federale delle finanze ha dato un parere favorevole.

In attesa dell’annuncio continuano intanto le speculazioni sul prezzo della transazione, che viene definita da più parti una svendita.

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