Matrimoni e unioni domestiche registrate in aumento

(Keystone-ATS) Per la prima volta dal 2007, le unioni domestiche registrate hanno segnato un aumento in Svizzera. Infatti, 860 gay e 540 lesbiche hanno pronunciato il fatidico “sì” nel 2012. Anche i matrimoni e le nascite sono aumentati, mentre i divorzi restano stabili. È quanto risulta dai dati statistici provvisori, pubblicati stamani.

Nel 2007, anno di entrata in vigore della legge sull’unione domestica registrata (LUD), vi erano state più di 2000 unioni omosessuali. Da allora, si è osservata una continua diminuzione: -54% nel 2008, -6% nel 2009, -17% nel 2010 e -7% nel 2011.

Questa tendenza si è capovolta lo scorso anno, ha indicato l’Ufficio federale di statistica (UST). Nel 2012 sono state celebrate 700 unioni domestiche registrate, un numero per la prima volta in aumento (+3,4%) rispetto a quello dell’anno precedente. Tali unioni erano più numerose tra gli uomini (430) che fra le donne (270).

Nel 2012 sono stati celebrati 42’500 matrimoni, l’1,% in più rispetto all’anno precedente. Picchi sono stati registrati ad Appenzello Interno (+28%) e a Nidwaldo (+12,2%). Se è vero che il numero di matrimoni tra cittadini svizzeri è salito (+4,4%), i matrimoni misti (-2,9%) e quelli tra cittadini stranieri (-1,8%) sono diminuiti. Il numero dei divorzi è invece rimasto stabile a 17’500.

Nascite

Le nascite sono leggermente aumentate (+0,9%), salendo a 81’500. Quelle al di fuori del matrimonio sono state un po’ più numerose (il 19,5% del totale contro il 19,3% nel 2011). Sono comunque meno rispetto a Francia (55%), Islanda (65%), Norvegia (55%) o Svezia (54%).

L’aumento delle nascite è stato constatato in 2/3 dei cantoni, in particolare Uri (+15%), Svitto (+12,2%), Glarona (+8,8%), Turgovia (+5,1%) e Argovia (+3,3%). Diminuzioni sono state registrate nei cantoni di Neuchâtel (-2,2%), dei Grigioni (-3,7%) e del Ticino (-5,9%). Come ogni anno sono nati più maschi (41’700) che femmine (39’800). L’età media della madre al momento del parto è salita da 31,4 a 31,6 anni.

Decessi

Rispetto all’anno precedente, è stato registrato un aumento del numero di decessi (+3,1%), salito a 64’000 casi. La sovramortalità osservata tra febbraio e aprile 2012 è stata rilevata anche in altri Paesi europei. Il fenomeno si spiega con ragioni molteplici: l’invecchiamento demografico, l’ondata di freddo, l’incidenza dell’influenza.