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Matrimonio tra grandi dell’editoria in Svizzera

La fusione dovrà essere approvata dalla Commissione della concorrenza Keystone

Il gruppo zurighese Tamedia, editore tra l'altro del Tages Anzeiger, e quello bernese Espace Media Groupe, proprietario del Bund e della Berner Zeitung, hanno annunciato giovedì la loro fusione.

Obiettivo dell’operazione è di sfruttare le sinergie e lanciare nuovi progetti nel settore dei media.

Il gigante zurighese dell’editoria Tamedia rileva l’80% del capitale azionario di Espace Media Groupe, per un prezzo di 205 milioni di franchi in contanti e di 600’000 titoli Tamedia ,che verranno emessi nell’ambito di un aumento di capitale.

I proprietari di maggioranza di Espace Media Groupe, le famiglie Erwin Reinhardt-Scherz e Charles von Graffenried, nonché i rappresentanti della direzione del gruppo prendono una partecipazione sostanziale in Tamedia. Inoltre Charles von Graffenried verrà eletto nel consiglio di amministrazione di Tamedia.

Grazie a questa fusione, Tamedia diventa il secondo gruppo editoriale svizzero, dietro a Ringier e davanti ad Edipresse.

L’acquisizione di Espace Media Groupe risponde, secondo il comunicato di Tamedia, alla «evoluzione delle abitudine di consultazione dei media e allo spostamento di risorse pubblicitarie verso internet». Il gruppo conta su una «circolazione di competenze a livello di redazione, edizione e tecnica».

Due radio in vendita

Per corrispondere alle norme della legge sulla radio-televisione, i due gruppi dovranno rinunciare entrambi ad una radio locale. Tamedia vuole vendere Radio Basilisk (Basilea) entro le fine del 2007, mentre Espace Media Groupe sta cercando un partner per la radio bilingue di Bienne Canal 3.

Gli azionisti di Tamedia si esprimeranno nel corso di un’assemblea generale straordinaria il 27 giugno 2007 a Zurigo sull’aumento di capitale che dovrà servire a pagare una parte della transizione.

L’acquisizione è sottoposta all’approvazione della Commissione federale della concorrenza (Comco). Tamedia deciderà in seguito su un’eventuale offerta ai proprietari del 20% di capitale rimanente.

Garantire l’indipendenza

Il sindacato Comedia ha dal canto suo espresso una certa apprensione per la fusione. La concentrazione nei media – sottolinea – sta assumendo una dimensione inquietante in Svizzera.

Il sindacato chiede a Tamedia di garantire l’indipendenza e la diversità dei diversi media. Comedia indica inoltre che farà di tutto affinché gli impieghi non siano sacrificati sull’altare del profitto.

Esprimendosi ai microfoni Radio della Svizzera tedesca, il ministro delle telecomunicazioni Moritz Leuenberger ha da parte sua affermato che la diversità delle opinioni nel paesaggio mediatico svizzero non è minacciata.

Pur manifestando un certo rincrescimento per l’indebolimento dell’autonomia regionale, il consigliere federale si dice convinto che un’azienda forte può anche favorire un giornalismo di qualità.

Le valutazioni di un esperto

Roger Blum, professore di Comunicazione e Scienze dei media all’Università di Berna, ha reagito con apprezzamenti contrapposti alla notizia di fusione. “Siamo di fronte ad uno sviluppo inevitabile – ha detto Blum a swissinfo – che rappresenta però un pericolo per il pluralismo delle opinioni. Non è tuttavia una cattiva soluzione dal punto di vista della qualità dei media”.

Blum ha espresso la propria soddisfazione per il mantenimento in mani svizzere del gruppo, ha però aggiunto: “I media svizzeri hanno una particolare sensibilità per le questioni legate alla democrazia svizzera e alle questioni affini. Tuttavia la diminuzione del numero dei media si traduce anche in minori opinioni, commenti e analisi”.

swissinfo e agenzie

Nel 2006, Tamedia ha registrato una cifra d’affari di 723,6 milioni di franchi, l’11% in più rispetto all’anno precedente, e un utile netto di 98,4 milioni (+23%).

Il gruppo è proprietario di 14 giornali e quattro riviste. Tra i suoi titoli più conosciuti da segnalare il Tages Anzeiger, la SonntagsZeitung, il gratuito 20 Minuten e la rivista Facts.

Inoltre, Tamedia possiede una televisione (TeleZüri) e due radio (Radio 24 e Radio Basilisk).

Il fatturato di Espace Media Groupe si è attestato nel 2006 a 250 milioni di franchi (-4,5% rispetto all’anno precedente) e l’utile netto a 17,6 milioni (-6,4%).

Il gruppo controlla dal canto suo otto giornali (i più importanti sono la Berner Zeitung e il Bund) e tre riviste, tra cui l’Automobil Revue.

Il gruppo bernese è pure proprietario di una televisione (TeleBärn) e di due radio (Capital FM e Canal 3).

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