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Media, denuncia 007 su promessa Trump riguarda Ucraina

Nuovi guai all'orizzonte per Donald Trump? KEYSTONE/AP/EVAN VUCCI sda-ats

(Keystone-ATS) La denuncia di uno 007 Usa per la ‘promessa’ fatta da Donald Trump a un leader straniero riguarderebbe l’Ucraina. Lo riportano il New York Times e il Washington Post. Due settimane e mezzo prima della denuncia, Trump parlò col presidente ucraino Volodymr Zelensky.

Una telefonata già nel mirino dei dem, che stanno esaminando se il tycoon e il suo avvocato Rudy Giuliani tentarono di convincere Kiev ad indagare su un caso che poteva danneggiare il candidato presidenziale Joe Biden, favorendo la rielezione di Trump.

In maggio Trump aveva auspicato un’inchiesta su Joe Biden e il figlio. L’ex vicepresidente era finito nel mirino per aver fatto presunte pressioni su Kiev, minacciando un taglio degli aiuti Usa per un miliardo di dollari, perché silurasse il corrotto procuratore generale che stava indagando sulla società energetica di un oligarca ucraino nel cui board sedeva il figlio dello stesso Biden.

Dichiarazioni fatte poco dopo che Giuliani aveva annunciato un controverso viaggio a Kiev, poi cancellato, per sollecitare il presidente ucraino a perseguire un’inchiesta sui Biden.

Intanto, il presidente della commissione intelligence della Camera, Adam Schiff, ha minacciato di intraprendere azioni legali se i vertici dei servizi segreti non condivideranno con i parlamentari la denuncia potenzialmente esplosiva sulla presunta promessa fatta da Trump. Schiff ha definito “senza precedenti” il rifiuto del capo ad interim della National Intelligence Joseph Maguire e ha riferito di aver capito che il dipartimento della giustizia è coinvolto nella decisione. I dem sospettano che l’amministrazione abbia tentato di insabbiare la denuncia.

Secondo la Cnn, che cita tre fonti a conoscenza del dossier, sono stati proprio la Casa Bianca e il dipartimento di giustizia a consigliare a Maguire di non condividere la denuncia con il Congresso, suggerendo che essa riguarda comunicazioni confidenziali e potenzialmente privilegiate da parte di persone al fuori della comunità d’intelligence.

Stando agli esperti contattati dal New York Times, non è scontato che un colloquio fra Trump e un leader straniero possa rientrare negli standard per una denuncia di un ‘whistleblower’, un informatore che denuncia un illecito godendo della tutela legale. La denuncia deve riguardare un’attività di intelligence che viola la legge, ma una conversazione tra due leader stranieri non è di per sé un’attività del genere.

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