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Meno domande d’asilo, sale la disoccupazione

Il numero di richiedenti l'asilo potrebbe diminuire nel 2005 del 30% Keystone

Il calo dei richiedenti l'asilo registrato negli ultimi mesi sta portando alla chiusura di numerosi centri di accoglienza e transito.

La diminuzione della domanda comporta inoltre la soppressione di circa 300 posti di lavoro, cantonali e federali.

La diminuzione del numero di richiedenti l’asilo registrata negli ultimi mesi ha quale conseguenza la chiusura di numerosi centri di transito e di accoglienza in tutta la Svizzera. Stando ad un’inchiesta dell’Agenzia telegrafica svizzera (ats), che si basa su dati comunicati dai cantoni, la diminuzione della domanda comporta la soppressione di circa 300 posti di lavoro.

Secondo il consigliere federale Christoph Blocher, nel 2005 le richieste di ammissione allo statuto di rifugiato dovrebbero scendere da 14’000 a 10’000.

Questa evoluzione avrà conseguenze sull’Ufficio federale della migrazione (UFM), che dovrà privarsi di 20 collaboratori con contratto a durata limitata, ma anche sui cantoni.

Tendenza generalizzata

A titolo di esempio Zurigo – che, quale regione più popolosa, è chiamato a sobbarcarsi anche la maggior quota di asilanti, il 17% – nell’ultimo anno ha chiuso 15 centri: le organizzazioni che, su mandato del cantone, assicuravano il funzionamento di queste strutture hanno così dovuto licenziare 120 persone.

La medesima evoluzione si registra in tutta la Svizzera. In Ticino, ad esempio, hanno chiuso i battenti quattro centri, altri due dovrebbero farlo in futuro. Ciò comporterà la sparizione di altri nove impieghi.

Stesso scenario in Romandia, dove numerosi locali adibiti all’accoglienza dei richiedenti l’asilo sono stati abbandonati dai servizi competenti. Nello stesso tempo, diversi contratti a tempo determinato non hanno potuto essere rinnovati.

Asilanti respinti irreperibili

Dall’inchiesta dell’ats emerge inoltre che molti cantoni hanno perso le tracce di centinaia tra i richiedenti l’asilo colpiti da una decisione di non entrata in materia (NEM), dal 1. aprile del 2004.

Il Ticino, ad esempio, ha censito 180 NEM tra aprile e dicembre del 2004, ma attualmente non è possibile stabilire dove si trovano. Ufficialmente, sul territorio cantonale ne resta una dozzina, la maggior parte dei quali sta scontando una pena detentiva. Stessa situazione a Soletta e Zurigo, dove circa 200 rispettivamente 100 NEM risultano irreperibili.


swissinfo e agenzie

Il ministro della giustizia Christoph Blocher intende inasprire la politica in materia d’asilo. A tal proposito, il Consiglio degli Stati ha recentemente approvato le seguenti misure:
l’estensione da 9 a 18 mesi del periodo massimo di detenzione per le persone in attesa di espulsione;
la detenzione speciale per i profughi illegali che non collaborano con le autorità;
l’esclusione dalla procedura d’asilo dei richiedenti privi di documenti;
l’esclusione dall’assistenza sociale di tutte le persone la cui domanda d’asilo è stata respinta e l’esclusione dall’aiuto d’urgenza di chi non collabora con le autorità;
l’inasprimento delle norme per l’ammissione provvisoria per motivi umanitari.

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