Prospettive svizzere in 10 lingue

Micheline Calmy-Rey è la nuova consigliera federale

Ha di che sorridere Micheline Calmy-Rey Keystone

La consigliera di stato socialista ginevrina diventa così la quarta donna a occupare un seggio nel governo federale.

Nel quinto e decisivo scrutinio, Micheline-Calmy Rey ha ottenuto 131 voti, contro i 68 andati alla sua collega e rivale friburghese Ruth Lüthi.

Ancora prima di prestare giuramento, Micheline-Calmy Rey si è indirizzata all’Assemblea federale, promettendo di impegnarsi con tutto il suo impegno a favore del popolo.

In particolare, la neo eletta consigliera federale ho detto di voler difendere le persone più deboli e le regioni del paese più svantaggiate.

Con l’elezione della Calmy-Rey, una socialista ginevrina succede a un’altra socialista dello stesso cantone. Ginevra, assente per quasi tre quarti di secolo dal 1919 al 1993, rimane così rappresentato in Consiglio federale.

L’elezione di Micheline Calmy-Rey, da parte dell’Assemblea federale, è avvenuta al quinto scrutinio. Nei precedenti, i deputati dell’UDC avevano sostenuto il loro candidato di disturbo, Toni Bortoluzzi, impedendo così alle candidate ufficiali socialiste di ottenere la maggioranza assoluta.

Per tre turni è stata chiamata in lizza anche la consigliera di stato ticinese Patrizia Pesenti, che aveva ritirato la sua candidatura dopo che la deputazione socialista alle camere si era pronunciata per una doppi acandidatura, Calmy-Rey e Lüthi.

Applausi per Dreifuss

In precedenza, la consigliera federale uscente, Ruth Dreifuss, si era pure rivolta all’Assemblea federale, sottolineato che la Svizzera ha tutti i mezzi di combattere la povertà. E ha ricordato che una certa concorrenza è necessaria, ma mai a detrimento dei valori umani.

Davanti all’assemblea federale (Consiglio nazionale e Consiglio degli Stati riuniti), Ruth Dreifuss ha poi concluso il suo intervento ringraziando in particolare i suoi collaboratori, che fanno di tutto per venire incontro ai bisogni della popolazione.

Dal canto suo, il presidente del consiglio nazionale, Yves Christen, aveva lodato la consigliera federale uscente per il suo impegno in campo sociale e per una Svizzera aperta e solidale.

Due candidate socialiste e un candidato di disturbo

In corsa per il Consiglio federale ci sono due candidate ufficiali del partito socialista: la direttrice del Dipartimento delle finanze di Ginevra Micheline Calmy-Rey, e Ruth Lüthi che dirige il Dipartimento della sanità di Friburgo. Nessuna delle due siede in parlamento.

Il partito della destra populista, l’Unione democratica di centro (UDC) ha messo in gara anche un candidato di disturbo, il consigliere nazionale Toni Bortoluzzi, che non ha però nessuna possibilità di essere eletto.

Solo l’UDC infatti contesta la legittimità di mantenere un secondo seggio socialista in governo. Invece sia Micheline Calmy-Rey, sia Ruth Lüthi hanno le carte in regola per un’elezione in Consiglio federale.

La quarta donna

È quindi praticamente sicuro che la successione di Ruth Dreifuss sarà affidata ad una donna. Si tratterà della quarta consigliera federale nella storia svizzera, dopo Elisabeth Kopp (1984-1988), Ruth Dreifuss (1993-2002) e Ruth Metztler (dal 1999).

Non è ancora chiaro pertanto quale dipartimento sarà affidato alla neo-eletta: il Consiglio federale comunica gli incarichi di governo l’l1 dicembre.

Ruth Dreifuss fa parte del governo dal 1993. Il 30 settembre aveva comunicato la decisione di volersi ritirare dall’incarico entro la fine dell’anno.

swissinfo

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR