Prospettive svizzere in 10 lingue

Militante curdo non sarà estradato verso la Turchia

Manifestazione di sostegno a Erdogan E. tenuta nel settembre 2006 a Basilea Keystone

Il Tribunale federale ha accettato il ricorso e ordinato la scarcerazione di un esule curdo, accusato dalle autorità turche di aver partecipato all'uccisione di un poliziotto.

La detenzione e le minacce di estradizione verso la Turchia avevano sollevato, l’anno scorso, una vasta campagna di sostegno nei suoi confronti.

Arrestato nel febbraio dell’anno scorso e detenuto nel canton Turgovia, il profugo curdo Erdogan E. sarà scarcerato e potrà restare in Svizzera. Il Tribunale federale ha annullato l’estradizione verso la Turchia decisa l’anno scorso dall’Ufficio federale di giustizia (UFG).

Giunto in Svizzera nel 1996 all’età di 17 anni, Erdogan E. è accusato dalla Turchia di aver partecipato all’uccisione di un poliziotto, reato che avrebbe commesso all’età di 15-16 anni in un contesto di guerra civile tra le forze armate turche e i militanti curdi.

Le autorità di Ankara avevano chiesto l’estradizione del giovane nell’aprile 2003, ma l’UFG ha predisposto il suo arresto soltanto nel gennaio 2006. Nell’agosto successivo, ha ordinato la sua estradizione.

Nell’accettare il ricorso del curdo, il TF spiega in un comunicato di aver tenuto conto della durata particolarmente lunga della procedura, nonchè dei “difetti e delle contraddizioni” figuranti nella domanda d’estradizione, che non dimostrerebbe in modo sufficientemente plausibile il coinvolgimento del giovane.

Età determinante per la decisione

La Corte ha pure preso in considerazione l’età di Erdogan E., minorenne quando avrebbe commesso il reato rimproveratogli da Ankara, dell’epoca e delle condizioni in cui era stato ammesso provvisoriamente in Svizzera nel 1999.

“In simili circostanze, accettare la sua estradizione sarebbe contrario alla Convenzione europea d’estradizione”, nota la prima Corte di diritto pubblico.

La scarcerazione di Erdogan E. era stata fra l’altro combattuta da una petizione consegnata alla Cancelleria federale lo scorso ottobre. Fra i 3600 firmatari figuravano 14 consiglieri nazionali. La comunità curda residente in Svizzera aveva inoltre inscenato manifestazioni e altre azioni di solidarietà nei confronti del giovane esule.

Estradato leader del PKK

Sarà invece estradato verso la Turchia il cittadino turco M.E., che Ankara accusa di aver partecipato, in quanto leader del PKK, a numerosi attentati commessi fra l’aprile 1990 e l’agosto 2001 e che hanno provocato numerose vittime civili.

La Turchia lo sospetta in particolare di essere il protagonista dell’uccisione di un “capo di villaggio”, commesso nell’aprile 1994.

Il TF ha respinto l’argomento del ricorrente, secondo cui si sarebbe trattato di un atto “puramente politico”, e autorizzato la sua estradizione.

L’esecuzione sarà tuttavia condizionata alla presentazione, da parte della Turchia, di sufficienti garanzie di rispetto dei diritti umani.

swissinfo e agenzie

Circa la metà dei curdi, un popolo senza un proprio Stato, vive in Turchia.

Con la creazione della Repubblica turca nel 1923, i curdi sono stati considerati cittadini turchi, senza un riconoscimento specifico delle loro caratteristiche etniche e culturali.

Questo processo di assimilazione ha contribuito a sollevare resistenze da parte della comunità curda, nonché scontri tra gruppi armati curdi e le forze armate di Ankara.

Nell’ambito del processo di avvicinamento all’Unione europea, il governo turco ha annunciato di voler tener maggiormente conto dei diritti della minoranza curda.

Nell’Europa occidentale risiedono 850’000 curdi, di cui circa 70’000 vivono in Svizzera.

Il Tribunale federale, che ha la sua sede a Losanna, è stato creato nel 1848, quando la Svizzera è diventata uno Stato federale.

Con la revisione della Costituzione del 1874, le competenze della Corte suprema elvetica sono state considerevolmente estese.

Il Tribunale federale è essenzialmente un’autorità di ricorso, incaricata di vigilare sull’applicazione del diritto federale.

La Corte esamina l’interpretazione del diritto cantonale unicamente sotto il profilo della sua conformità con quello federale.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR