La corsa all'Eliseo

Domenica 22 aprile: i francesi hanno votato nell'Esagono e in tutto il mondo, battendo ogni record di partecipazione. Il verdetto delle urne è chiaro: saranno Nicolas Sarkozy (UMP) e Ségolène Royal (PS) ad affrontarsi nel secondo turno delle presidenziali il prossimo 6 maggio.

Il 19 marzo, Jean-Louis Debré, presidente del Consiglio costituzionale annuncia i nomi dei candidati che hanno raccolto le 500 firme necessarie per partecipare al 1° turno dell'elezione presidenziale. Si tratta di Olivier Besancenot (Lega comunista rivoluzionaria), Marie-George Buffet (Partito comunista), Gérard Schivardi (Partito dei lavoratori), François Bayrou (Unione per la democrazia francese), José Bové (altermondialista), Dominique Voynet (Verdi), Philippe de Villiers (Movimento per la Francia), Ségolène Royal (Partito socialista), Frédéric Nihous (Caccia, Pesca, Natura e Tradizioni), Jean-Marie Le Pen (Fronte nazionale), Arlette Laguiller (Lotta operaia) e Nicolas Sarkozy (Unione per un movimento popolare). (Keystone)
Testi di Bernard Léchot, swissinfo

L'11 marzo, Jacques Chirac, presidente della Repubblica dal 1995, annuncia ufficialmente la sua decisione di non candidarsi per un terzo mandato. Una dichiarazione magniloquente di amore per la Francia, che resterà nella memoria dei cittadini. (Keystone)

Secondo un sondaggio dell'8 marzo, François Bayrou, candidato dell'Unione per la democrazia francese (UDF), raccoglierebbe il 24% dei voti, contro il 26% per Nicolas Sarkozy dell'Unione per un movimento popolare (UMP) e il 25% per Ségolène Royal del Partito socialista (PS). Qualche giorno dopo, l'istituto che ha realizzato il sondaggio annuncia di aver fatto un'errore. Ma la candidatura del centrista Bayrou, accolta inizialmente nei campi avversari con un sorriso, comincia a destare una certa inquietudine tra i principali favoriti. (Reuters)

A 78 anni, Jean-Marie Le Pen non ha perso ancora la voglia di prendere parte alla corsa per l'Eliseo, come sua abitudine ormai dal 1974. Cinque anni fa, il vecchio tribuno della destra nazionalista era addirittura riuscito a superare il primo turno, lasciando sgomenti molti francesi, e ad affrontare in ballottaggio Jacques Chirac. Il 25 febbraio scorso, Jean-Marie Le Pen ha presentato il suo programma dinnanzi ai delegati del Fronte nazionale. (Keystone)

Il 12 febbraio, il cittadino franco-svizzero, Jean-Philippe Allenbach, candidato alle elezioni presidenziali, lancia un appello alle regioni di frontiera, invitandole a "cercare altrove l'autonomia politica, i mezzi finanziari e il rispetto culturale che non ottengono in Francia". Pochi giorni dopo, non avendo ottenuto le 500 firme necessarie per partecipare al primo turno elettorale, il sostenitore di una Francia federalista annuncia di voler trasferirsi a Ginevra. (swissinfo)

Tra le figure di spicco, seppure marginali, di queste elezioni vi è José Bové, il rappresentante del movimento altermondialista, che si batte tra l'altro contro le grandi industrie agroalimentari. Il 6 febbraio scorso, la giustizia francese ha confermato la condanna a 4 mesi di prigione nei confronti del sindacalista, riconosciuto colpevole di aver distrutto nel 2004 una parcella di mais transgenico. (Keystone)

A fine gennaio Nicolas Hulot comunica alla stampa la sua decisione di rinunciare a concorrere per l'elezione presidenziale. Una scelta accolta con sollievo da diversi altri candidati, preoccupati per il peso mediatico dell'esponente ecologista, molto popolare in Francia per le sue trasmissioni televisive dedicate alla natura. (Keystone)

Il 14 gennaio a Parigi, Nicolas Sarkozy, allora ministro dell'interno, tiene il suo discorso d'investitura durante il congresso dei delegati dell'Unione per un movimento popolare (UMP). Il favorito di queste elezioni riesce a frenare lo slancio della principale avversaria, la socialista Ségolène Royal. (Keystone)

Il 26 novembre 2006, Ségolène Royal si impone nei confronti dei suoi rivali diretti Laurent Fabius et Dominique Strauss-Kahn nell'ambito del congresso d'investitura del Partito socialista, tenuto a Parigi. Per la prima volta nella storia francese, una donna dispone di chance concrete di conquistare la poltrona presidenziale. (Keystone)
Momenti chiave della campagna presidenziale in immagini.
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