Ponti vertiginosi, montagne mozzafiato e una Zurigo quasi deserta: le fotografie di Jean Adolphe Braun erano vendute come il pane nella seconda metà del 19esimo secolo. In un’epoca in cui non esistevano ancora gli smartphone, queste fotografie hanno segnato in modo indelebile l'immagine turistica della Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato il 12 luglio 2017
A partire dal 1850, sono sempre di più le persone che possono permettersi di viaggiare, anche solo per piacere. Per la borghesia europea, la Svizzera è una delle destinazioni privilegiate. Sono in pochi però a possedere una macchina fotografica. Fiorisce così un nuovo mercato: le foto e gli album ricordo.
L’alsaziano Adolphe Braun si ritaglia un ruolo di primo piano in questo settore, grazie alle sue vedute sulle città e sui paesaggi alpini. La sua azienda con sede a Mulhouse avrà un’influenza determinante sull’immagine turistica della Svizzera in Europa.
Il Museo nazionale svizzero di ZurigoLink esterno presenta le fotografie più impressionanti scattate tra il 1870 e il 1900 dalla casa Braun & Cie. L’esposizione "Vues de Suisse" è aperta fino al 6 agosto 2017.
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