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Naturalizzazione alle urne a Lucerna e San Gallo

La gioia di una giovane all'annuncio della naturalizzazione Keystone

Il prossimo 28 novembre, la popolazione dei cantoni Lucerna e San Gallo è chiamata ed esprimersi sulle rispettive procedure di naturalizzazione.

A Lucerna due iniziative intendono ridurre l’arbitrio dei giudizi mentre a San Gallo ci si esprime su degli adattamenti alla nuova costituzione cantonale.

Dal 1999, il comune lucernese di Emmen figura regolarmente sulle prime pagine dei giornali a causa della controversa procedura che ha adottato da allora per concedere la cittadinanza elvetica a residenti stranieri.

Ed ora, l’intero canton Lucerna va alle urne per esprimersi a proposito di due iniziative del partito dei verdi.

Nella prima iniziativa (“per una procedura di naturalizzazione uniforme”), gli ecologisti chiedono che la decisione di concedere o meno il passaporto rossocrociato a chi lo richiede sia riservata ai municipi o a commissioni formate ad hoc.

Se la proposta dovesse essere approvata dal popolo, le decisioni sulle naturalizzazioni non potrebbero più essere gestite dalle assemblee comunali o da altre rappresentanze popolari.

Ridurre l’arbitrio

I promotori ritengono che un sì all’iniziativa contribuirà a ridurre le decisioni arbitrarie o ingiuste in merito alle domande di naturalizzazione.

Inoltre, una procedura uniforme in tutto il cantone farà in modo che i tutti i richiedenti godranno delle stesse possibilità, indipendentemente dal comune nel quale inoltreranno la loro domanda.

Dal momento della presentazione dell’iniziativa ad oggi, la situazione è tuttavia cambiata. Il Tribunale federale ha in effetti giudicato anticostituzionali le decisioni di naturalizzazione tramite voto popolare.

Da allora, in 98 dei 100 comuni del cantone le scelta di concedere o meno la cittadinanza elvetica a chi la richiede spetta ai consigli dei cittadini. In 2 comuni la decisione viene presa dall’assemblea comunale.

Benché l’iniziativa auspichi più trasparenza e ad una maggior uguaglianza di trattamento, l’autonomia dei comuni ne risulterebbe troppo ridotta, ha sottolineato il governo cantonale. Che, come il parlamento lucernese, propone quindi ai cittadini di bocciare l’oggetto in votazione.

Diritto al passaporto rossocrociato?

La seconda iniziativa dei verdi chiede l’introduzione di un diritto alla naturalizzazione per coloro che ne adempiono i presupposti legali. In questi casi, eventuali decisioni negative devono poter essere impugnate davanti ai tribunali amministrativi.

Governo e parlamento sono, anche in questo caso, contrari. Già oggi, in caso di mancata naturalizzazione, esiste la possibilità di inoltrare un ricorso al Consiglio di Stato, rilevano. Ciò, secondo le autorità, va dunque considerato sufficiente.

Entrambi gli oggetti sono pure combattuti dalla maggioranza borghese composta dal Partito liberale-radicale (PLR), dal Partito popolare democratico (PPD) e dall’Unione democratica di centro (UDC).

Il locale Gran consiglio, il potere legislativo a livello cantonale, ha inoltre approvato una norma a protezione dei diritti politici secondo la quale le assemblee dei cittadini potranno continuare ad esprimersi su questo tipo di questioni.

Adattarsi alla costituzione

Con una revisione della legge sui diritti politici, il governo del canton San Gallo intende adattare le regole per ottenere la cittadinanza elvetica e renderle compatibili con la nuova costituzione cantonale e con il diritto federale.

La legge regola e definisce i presupposti necessari per le naturalizzazioni. Per i giovani stranieri esistono tuttavia delle facilitazioni.

Ad esempio, a loro disposizione dovrebbero venire introdotti degli speciali consigli all’interno dei comuni. Le restanti domande, ora che le decisioni attraverso le urne sono state proibite, dovrebbero venir dunque trattate dai legislativi comunali o dalle assemblee dei cittadini.

La Confederazione chiede pure che vengano abolite le tasse di naturalizzazione. La nuova legge sui diritti politici di San Gallo prevede tuttavia dei contributi da parte dei richiedenti che coprano i costi delle procedure di naturalizzazione.

L’UDC combatte l’oggetto. Il partito parla di “costrizioni” e spera che la nuova legge venga rispedita al mittente come lo furono, a livello federale, i due oggetti sulle naturalizzazioni facilitate sulle quali si è votato lo scorso 26 settembre.

I democentristi temono che il nuovo sistema avrà quale conseguenza l’incremento delle naturalizzazioni. Il governo di San Gallo ribatte definendo la campagna dei contrari una “propaganda di bugie”.

swissinfo, Christian Raaflaub
(traduzione: Marzio Pescia)

Nel canton Lucerna la scelta di concedere la naturalizzazione è decisa in 98 comuni su 100 dal Consiglio dei cittadini.

In due comuni la decisione viene presa dal’assemblea comunale.

Nel 2003 il Tribunale federale ha dichiarato anticostituzionali le decisioni di naturalizzazione tramite voto popolare.

Due iniziative lucernesi lanciate dai verdi chiedono un minore arbitrio, più trasparenza e una migliore uguaglianza di trattamento nelle decisioni di naturalizzazione.

Nel canton San Gallo si vota sull’armonizzazione della procedura di naturalizzazione alla Costituzione cantonale.

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