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Nel mosaico dell’integrazione

Come integrare i migranti in Ticino? TI-Press

Una nuova importante tessera si è aggiunta nel discorso sulla politica degli stranieri nel nostro Paese.

Sabato a Locarno è infatti nata la prima sezione regionale, e autonoma, del Forum per l’integrazione dei migranti e delle migranti (FIMM).

La costituzione del FIMM-Ticino rappresenta una tappa molto significativa. A dirlo, con la passione e la convinzione che lo contraddistinguono da sempre, il segretario del FIMM svizzero Claudio Micheloni.

Alla presenza di autorità politiche comunali (il sindaco di Locarno Carla Speziali e la responsabile del Dicastero Integrazione Tamara Magrini) e cantonali (il consigliere di Stato Luigi Pedrazzini) Micheloni ha sottolineato l’autonomia del FIMM, che raggruppa la società civile nelle sue diverse espressioni e sensibilità.

Perché ad essere importanti in seno al Forum, sono proprio loro: i migranti e le migranti, soggetti politici attivi e consapevoli. E non più solo oggetti di discorsi e di scelte politiche.

“Per le autorità il FIMM rappresenta – assicura Micheloni – un investimento di primo piano. Non solo perché si tratta di un interlocutore che davvero esprime la voce dei migranti che vivono in Svizzera, ma anche in quanto parte integrante della società”.

Il sostegno della commissione cantonale

Un discorso a cui è sensibile la Commissione cantonale per l’integrazione degli stranieri, che in Ticino ha sostenuto la costituzione del Forum regionale. Fulvio Pezzati, presidente della Commissione, ha proprio posto l’accento sul ruolo dei migranti, invitati ad essere parte attiva e propositiva.

Poter inoltre contare su un unico punto di riferimento che rappresenti le comunità – non solo diverse, ma spesso anche frammentate – costituisce indubbiamente una facilitazione. Facilitazione soprattutto a livello di dialogo, di conoscenza di confronto.

“Il Forum pertanto rappresenta uno strumento importante per la Commissione cantonale. Un luogo privilegiato di riflessione – conferma anche il delegato all’integrazione Ermete Gauro – che sarà certamente di aiuto”.

Negli statuti del FIMM-Ticino, del resto, le relazioni privilegiate con la Commissione cantonale sono esplicitamente precisate.

I rapporti tra i migranti

Strutturato, fin dalla sua nascita, sulla base del dialogo aperto, il Forum è importante anche nelle e per le relazioni tra i migranti stessi. “Credetemi – sottolinea Claudio Micheloni – prendere delle decisioni che siano espressione dei migranti può costare fatica”.

“Perché la discussione e il confronto non solo possono avere tempi lunghi, ma possono anche creare delle tensioni. Fare la sintesi tra tante opinioni e culture è pertanto un vero e proprio esercizio di democrazia”.

“Il razzismo e la xenofobia – continua Micheloni – ci sono anche al nostro interno. Lo so, è un discorso che a molti infastidisce. Ma è reale. Se davvero vogliamo arricchirci del valore e dei valori degli altri, dobbiamo essere franchi”.

“E dobbiamo anche essere portatori di cultura – aggiunge il neopresidente del FIMM-Ticino Luigi Zanolli – per poter affrontare insieme i problemi e le sfide che inevitabilmente sorgono. In Ticino e nel resto del Paese”.

Costituito formalmente un comitato provvisorio, il FIMM-Ticino è pronto a misurarsi subito sul terreno della realtà e del quotidiano. E un primo appuntamento sarà quello del 23 aprile a Olten, dove si terranno le prime Assise nazionali dei migranti e delle migranti.

swissinfo, Françoise Gehring, Locarno

Luigi Zanolli, attuale presidente delle ACLI, è il pimo presidente del FIMM-Ticino
4 i vice presidenti: tre donne (un’africana, una messicana e una marocchina) e un uomo in provenienza dei Balcani
Il 21 maggio a Locarno in programma la Festa dei popoli, organizzata dal FIMM
52 le nazionalità che compongono il FIMM svizzero

Ci saranno anche dei delegati del FIMM-Ticino alle prime Assise nazionali dei migranti a Olten, il 23 aprile. Una prima storica, secondo Claudio Micheloni. Tra i numerosi temi in discussione, sarà anche presentata la Carta dell’Integrazione del FIMM svizzero.

Saranno presenti all’incontro oltre cento personalità svizzere del mondo politico, culturale, sociale, economico e religioso. Confermata anche la partecipazione della consigliera federale Micheline Calmy-Rey.

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