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Niente bisonti da 60 tonnellate sulle strade svizzere

L'associazione svizzera dei trasportatori stradali ASTAG dice "no" ai maxi camion di 60 tonnellate, giudicati poco redditizi ed eccessivamente inquinanti.

I grossi automezzi non sarebbero vantaggiosi dal punto di visto economico – viste le piccole dimensioni delle imprese di trasporto svizzere – e non sarebbero compatibili con le infrastrutture stradali elvetiche, sottolinea l’ASTAG in un comunicato odierno.

Gli investimenti necessari, aggiunge, sarebbero eccessivamente elevati, senza contare l’aspetto ecologico: i veicoli da 60 tonnellate sono infatti più inquinanti rispetto agli autocarri oggi in circolazione.

La presa di posizione dell’ASTAG è stata salutata dall’associazione Iniziativa delle Alpi, per la quale i cosiddetti “gigaliner” aumentano pure il pericolo di incendi in galleria.

Nel 2005 la Svizzera si è allineata alle direttive europee che autorizzano i camion fino a 40 tonnellate. Attualmente, la commissione dell’Unione europea sta discutendo se estendere l’autorizzazione per i mezzi di 60 tonnellate all’insieme del territorio europeo. I maxi camion sono già ammessi in Finlandia e Svezia, ma sono esclusi dal traffico transfrontaliero.

Il governo elvetico si è detto contrario all’introduzione delle 60 tonnellate in Svizzera, sottolineando che la Confederazione è tuttora autonoma nel fissare i limiti di peso per i camion.

swissinfo.ch e agenzie

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