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No a nuove tasse sui trasporti su strada

Secondo lo studio dell'ASTAG, l'80% dei trasporti interni avviene su strada Keystone

L'ASTAG, l'Associazione svizzera dei trasportatori stradali, chiede una volta ancora di rinunciare ad aumenti del carico finanziario sui trasporti su gomma. Per farlo si basa su uno studio.

Lo studio dimostra che gli autocarri sono indispensabili per i trasporti interni in Svizzera.

Il trasporto su strada non va ulteriormente «punito» con nuovi balzelli e obblighi. È quanto l’ASTAG ha chiesto lunedì al governo, presentando uno studio della società ProgTrans sull’importanza economica del trasporto su gomma.

Secondo lo studio, l’80% dei trasporti interni viene realizzato su strada. Per quanto attiene al valore delle merci importate dall’estero su strada, lo studio avanza per il 2004 una cifra di circa 100 miliardi di franchi e di 90,5 per le merci esportate.

Stando alla ricerca, nel settore dei trasporti strada e ferrovia assumono due ruoli assai diversi. Mentre la ferrovia è utilizzata soprattutto nel traffico di transito, l’approvvigionamento del mercato interno e il commercio import-export sono chiaramente appannaggio degli autocarri.

Nel caso del trasporto merci in transito, le ferrovie occupano una quota del 71%. La stessa percentuale si registra a favore dei camion per quanto attiene al traffico import-export.

In generale, scrive l’ASTAG in una nota, la ferrovia viene utilizzata per lo spostamento di grandi volumi di merci su lunghe distanze. Si fa capo invece alla strada quando si tratta di distribuire singoli beni su distanze più brevi, in particolare in un raggio di 50 chilometri.

Stando all’ASTAG, la ferrovia va quindi rafforzata laddove gode attualmente di vantaggi di mercato, mentre il trasporto su strada non va ulteriormente penalizzato.

Rivendicazione ripetuta

L’aumento della tassa sul traffico pesante prevista dal governo per il 2008 non sarebbe giustificata, ha affermato il presidente centrale dell’ASTAG Carlo Schmid. La legge relativa prevede che i proventi della tassa non possano superare i costi esterni provocati dal traffico pesante.

L’aumento della tassa sul traffico pesante avvenuto l’anno scorso comporterebbe secondo Schmid incassi per 8,92 miliardi di franchi. I costi sarebbero perciò già ampiamente coperti.

La richiesta di non aumentare la tassa era già stata avanzata dall’ASTAG in ottobre, in seguito alla presentazione di uno studio della Confederazione sui benefici generati dal settore dei trasporti.

Lo studio affermava che strada e ferrovia insieme generano un valore aggiunto di circa 52 miliardi di franchi, che equivalgono al 12% del Prodotto interno lordo.

Nella stessa occasione organizzazioni ecologiste come l’Iniziativa delle Alpi e Greenpeace hanno invece chiesto un aumento della tassa, ritenendo che lo studio della Confederazione sottovaluti i costi per la protezione dell’ambiente.

swissinfo e agenzie

La politica dei trasporti svizzera si è prefissa l’obiettivo di trasferire gran parte del traffico merci di transito dalla strada alla ferrovia.

Il numero di camion in transito attraverso la Svizzera dovrà essere ridotto a 650’000 entro il 2009 (2005: 1’204’000). È già sin d’ora chiaro che l’obiettivo non sarà raggiunto.

Il governo prevede un aumento della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) per il 2008.

Il trasporto combinato (o intermodale) combina due o più modalità di trasporto: strada, ferrovia, aria, mare. La strada viene usata soltanto per il trasporto locale.

Negli ultimi 20 anni il traffico merci attraverso la Svizzera è raddoppiato.
Nel 1981, il 90% delle merci viaggiava su ferrovia.
Nonostante gli sforzi per promuovere la ferrovia, nel 2005 questa percentuale è scesa al 65%.
La percentuale resta comunque nettamente la più alta d’Europa.

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