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Nuova Crossair, chi sì e chi no

Oltre a Berna, anche il canton Soletta si è sottratto alla partecipazione alla nuova Crossair swissinfo.ch

Il canton Berna non prenderà parte alla realizzazione di una nuova compagnia aerea nazionale. Luce verde alla partecipazione invece da Ticino e Sciaffusa.

La decisione del canton Berna di non partecipare alla costruzione della nuova compagnia aerea dipende dal cattivo stato delle finanze cantonali e da considerazioni di carattere economico. Un risanamento delle finanze bernesi, si legge in un comunicato diramato martedì, sarebbe nell’interesse anche degli altri cantoni.

La chiave di ripartizione dei contributi per la nuova Crossair, elaborata dalla conferenza dei direttori cantonali delle finanze, prevedeva una partecipazione del canton Berna nell’ordine di 10,95 milioni di franchi. Secondo il governo bernese però, il sostegno al traffico aereo da parte dei cantoni dovrebbe limitarsi alla realizzazione di condizioni quadro ottimali, senza una partecipazione finanziaria diretta.

La decisione dell’esecutivo bernese potrebbe in teoria essere revocata dal parlamento cantonale. Nella sessione che inizierà lunedì, il Gran consiglio tratterà tre mozioni a proposito della nuova Crossair. Non vi sono motivi però che inducano ad attendersi delle sorprese.

Reazione contenuta da parte di Crossair: la posizione di Berna è accolta con rammarico, ma vi è comprensione per le difficoltà finanziarie del cantone.

Sei decisioni definitive

Oltre a Berna, neppure il canton Soletta vuole partecipare alla nuova compagnia aerea, per motivi analoghi. Dopo il sì zurighese dello scorso fine settimana è tuttavia probabile che la maggior parte dei cantoni sosterrà l’aumento del capitale azionario di Crossair.

Un sì è venuto martedì anche dal governo ticinese. Il canton Ticino entrerà così in possesso di azioni per un valore di 1,8 milioni di franchi. Manca però ancora l’accordo del Gran consiglio.

Dopo la decisione positiva di Zurigo, anche il canton Sciaffusa ha annunciato martedì la sua volontà di elaborare un decreto per la partecipazione del cantone alla nuova compagnia aerea. A Sciaffusa, che approfitta in vario modo del traffico aereo, toccherà una fetta di 1,42 milioni di franchi.

La maggior parte dei governi cantonali ha dato il suo accordo di massima al sostegno alla nuova compagnia, ma decisioni più o meno definitive sono pervenute per ora solo da sei cantoni. Prima di Zurigo, 31 milioni di franchi erano stati assicurati da Basilea-Città e Basilea-Campagna. 2,51 milioni sono stati promessi da Svitto, 173’000 franchi da Obvaldo e 262’808 da Glarona.

swissinfo e agenzie

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