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Nuove pressioni americane sulla Svizzera

Il governo americano ha chiesto alle autorità elvetiche una copia del contratto sulla fornitura di gas iraniano alla Svizzera, firmato 10 giorni fa a Teheran dalla Società Elettrica di Laufenburg (EGL) e dall'azienda iraniana Gas Export Company (Nigec).

L’amministrazione americana intende infatti verificare se l’accordo tra l’azienda svizzera e quella iraniana contravviene alle sanzioni imposte da Washington all’Iran. Il giorno stesso della firma, siglata alla presenza della ministra svizzera degli affari esteri Micheline Calmy-Rey, l’ambasciata americana a Berna aveva dichiarato che il contratto viola lo spirito delle sanzioni adottate contro la repubblica islamica in seguito al contenzioso nucleare in corso tra Teheran e la comunità internazionale. Da parte elvetica non sarebbe stata ancora inoltrata una risposta.

Al termine del suo viaggio in Iran, Micheline Calmy-Rey aveva respinto le critiche americane, difendendo la legittimità del contratto firmato dall’azienda elvetica per la fornitura di gas iraniano. A detta della numero uno della diplomazia svizzera, l’accordo non vìola né le sanzioni dell’Onu, né le misure adottate finora dalla Casa Bianca per far pressione sul governo iraniano (Iran Sanctions Act). La Svizzera non ha bisogno di nessuna autorizzazione per assicurare la sua indipendenza energetica, ha sottolineato Micheline Calmy-Rey, di rientro da Teheran.

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