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Nuovo contratto collettivo per il settore orologiero

Il nuovo contratto collettivo di lavoro rimarrà in vigore per 5 anni a partire dal 1 gennaio del 2007 Keystone

I partner sociali dell'industria orologiera elvetica hanno ratificato mercoledì il nuovo contratto collettivo. Prevede miglioramenti per 35'000 lavoratori di circa 400 ditte.

Al contempo, l’accordo prevede la pace del lavoro fino alla fine del 2011.

Il contratto collettivo di lavoro (CCL) dell’industria orologiera e di quella microtecnica entrerà in vigore all’inizio del prossimo anno e durerà cinque anni. Si tratta del tredicesimo accordo di questo tipo dal 1939 ad oggi. Per mettere d’accordo le due parti sociali ci sono voluti 8 mesi di contrattazioni.

Durante una conferenza stampa che si è tenuta mercoledì a Neuchâtel, i membri del padronato e quelli dei sindacati hanno espresso la loro soddisfazione per l’accordo raggiunto.

Secondo quanto affermato dal consigliere nazionale socialista Claude Rennwald, responsabile del settore orologiero di Unia, il sindacato avrebbe tuttavia auspicato un numero maggiore di giorni di congedo.

Miglioramenti sostanziali

Tra i miglioramenti ottenuti si annovera in particolare un aumento della partecipazione padronale ai costi delle casse malati. Il contributo passa infatti dai 100 a 130 franchi per gli adulti e da 30 a 60 franchi per i bambini.

«Concretamente ciò significa che una lavoratrice o un lavoratore con due figli riceverà 250 franchi al mese», si legge in un comunicato pubblicato sul sito internet di Unia.

Rennwald ha inoltre lodato l’aumento dell’importo delle rendite-ponte dell’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS), che passeranno a partire dal 2007 dagli attuali 18’000 franchi a 24’000 franchi all’anno e saranno concesse dopo 10 anni di lavoro.

«In questo modo si pone fine alla discriminazione che subiva chi cambiava impresa o di chi era rimasto disoccupato per un certo periodo», si legge nella nota di Unia.

Pace del lavoro

Jean Cavadini, presidente della Convenzione padronale dell’industria orologiera svizzera, ha voluto sottolineare che la politica salariale rimane comunque una questione gestita dalle singole ditte.

Per quanto riguarda la durata del lavoro, le vacanze e i congedi, l’ex-senatore liberale neocastellano ha poi fatto notare che i datori di lavoro si sono rifiutati di entrare in materia.

Cavadini si è infine rallegrato per l’articolo della CCL che prevede la pace del lavoro fino al 2011 e che a suo avviso permetterà alle ditte del settore di rimanere concorrenziali.

swissinfo e agenzie

Oltre che mediante contratti di lavoro individuali e il Codice delle obbligazioni, i diritti e gli obblighi di molti lavoratori vengono disciplinati da contratti collettivi di lavoro (CCL).

I CCL si applicano a un settore o a un’azienda e sono negoziati tra i sindacati e un datore di lavoro o un’associazione di datori di lavoro.

Il primo CCL dell’industria orologiera è stato adottato nel 1939. Il settore ne ha ratificati 13 in tutto.

Per giungere a un accordo sul CCL ratificato mercoledì si sono rese necessarie 13 tornate negoziali sull’arco di 8 mesi.

In Svizzera circa la metà dei lavoratori e delle lavoratrici sottostanno a questo tipo di contratto.

La convenzione di pace stipulata il 19 luglio del 1937 fra i sindacati e il padronato dell’industria metalmeccanica segna la nascita della pace del lavoro in Svizzera.

In caso di conflitti in ambito lavorativo, il principio della pace del lavoro prevede il divieto di misure di lotta come lo sciopero o la serrata.

Durante il secolo scorso, questo principio è diventato un elemento dell’identità stessa della Confederazione. Politici, scienziati e popolazione lo reputano infatti un elemento di stabilità politica, sicurezza e benessere sociale.

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