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Berna, la bella addormentata cerca visibilità

Berna potrebbe trarre maggiore vantaggio dal suo statuto di città federale. RDB

La capitale svizzera vuole sbarazzarsi dell'immagine di città di provincia, all'ombra delle più dinamiche Zurigo e Ginevra. Una nuova associazione si sforza di dimostrare come, al di là del suo ruolo politico, Berna può essere un motore dello sviluppo regionale.

Agli occhi di molti osservatori esterni, Berna viene spesso associata a una città di provincia, piuttosto tranquilla e forse anche un po’ noiosa.

Patrimonio dell’Unesco dal 1983, la capitale svizzera è però anche e soprattutto l’epicentro della politica federale, sede del governo e del parlamento. Se il suo potenziale turistico è ormai una certezza, il suo ruolo economico viene spesso trascurato. Cinque cantoni hanno così deciso di fondare l’associazione Hauptstadtregionschweiz (“regione capitale svizzera”) per mettere in valore il dinamismo economico, sociale e culturale del cantone e della città.

L’iniziativa non è nuova. Qualche anno fa, i promotori dell’Espace Mittelland – una regione che comprende i cantoni di Berna, Friburgo, Giura, Neuchâtel e Soletta – avevano cercato di promuovere una nuova immagine della capitale, ma senza grandi risultati.

Così, poco più di anno fa, è stata fondata un’associazione simile, denominata Hauptstadtregionschweiz, che riunisce –  oltre alla regione di Berna – anche i cantoni di Friburgo, Neuchâtel, Soletta e Vallese. Scopo dell’iniziativa è di far conoscere la città di Berna all’estero e misurarsi con le altre tre aree metropolitane, Zurigo, Ginevra e Basilea.

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Una città poco internazionale

Per Daniel Müller-Jentsch, del think tank Avenir Suisse, l’aspetto demografico la dice lunga sulle specificità della capitale. «Zurigo e Ginevra hanno richiamato molti più stranieri negli ultimi dieci anni. La popolazione è cresciuta del 50% in più rispetto alla media nazionale».

Uno sviluppo diverso da quello di Berna, che non ha questo profilo internazionale. La città sull’Aare «attira meno immigranti o multinazionali rispetto a Zurigo o Ginevra, precisa l’esperto. Non ha così tante relazioni con il mondo esterno e, contrariamente alle altre tre zone metropolitane, non ha un aeroporto internazionale».

Daniel Müller-Jentsch sottolinea inoltre che la struttura economica della regione bernese è meno dinamica e meno incline alla crescita perché maggiormente vincolata all’amministrazione federale.

Heike Mayer, professore di geografia economica all’università di Berna, è dello stesso parere. «L’economia è stabile anche perché il governo fornisce impieghi a lungo termine e più sicuri. La regione ha un solido tessuto di piccole e medie imprese, ma ha un minor spirito imprenditoriale. Ecco perché non viene considerata così dinamica come Zurigo o Basilea».

Largo alle imprese creative

Ciò non toglie, sottolinea Heike Mayer, che Berna può tranquillamente competere con altre città-capitali. E questo nonostante economicamente sia meno dinamica rispetto a Washington, Ottawa o Vienna. «Queste città non puntano unicamente sul loro statuto di capitale, garante di stabilità, ma cercano di diversificare le loro attività, favorendo industrie basate sullo sviluppo di conoscenze. Cercano così di ampliare la loro base economica».

La specialista, che ha condotto uno studio sul ruolo di Berna in quanto capitale per l’associazione Hauptstadtregionschweiz, ritiene che le vie da percorrere siano diverse. «Berna ha un grande potenziale di sviluppo in quanto polo decisionale. I poteri legislativo ed esecutivo sono riuniti sotto lo stesso tetto. Senza contare tutte le attività vincolate con queste funzioni politiche, come le lobby, le società di relazioni pubbliche o d’informatica».

Stando allo studio, la regione dovrebbe lavorare sulla propria immagine di centro creativo, innovativo e dinamico, mettendo maggiormente in valore ciò che ha da offrire in questo campo.

Un mercato di nicchia

Daniel Müller-Jentsch ritiene dal canto suo che la capitale svizzera dovrebbe puntare su una strategia di nicchia, prendendo spunto dalla città di Zurigo che si è specializzata nel campo finanziario e dei servizi, o dall’Arco Lemanico che ha incoraggiato l’arrivo di diverse multinazionali.

«Berna dovrebbe sfruttare meglio le sue potenzialità. E non soltanto per quanto concerne l’amministrazione pubblica, ma soprattutto le attività a valore aggiunto così come le industrie dei servizi che la circondano. Penso sia importante andare in questa direzione».

Secondo  Heike Mayer, tuttavia, il fatto che Berna abbia un ruolo diverso rispetto agli altri centri economici importanti può anche rappresentare un vantaggio, perché le garantisce una certa indipendenza pur restando facilmente accessibile.

Questa prossimità potrebbe anche rappresentare un argomento di vendita, ritiene Daniel Müller-Jentsch. «La Svizzera è un’unica rete urbana. Berna può approfittare di un rovesciamento della situazione a Ginevra e Zurigo. Entrambe sono vittime del proprio successo e hanno grandi problemi strutturali, come la carenza di alloggi o di trasporti pubblici».

La Hauptstadtregionschweiz è un’associazione fondata il 2 dicembre 2010 da cinque cantoni: Berna, Friburgo, Neuchâtel e Vallese. Vi collaborano anche diverse organizzazioni regionali e quasi tutte le principali città e comuni dei cantoni coinvolti.

L’idea è di creare una zona di cooperazione, una rete flessibile tra i membri attivi e gli “osservatori” esterni per dare una nuova immagine alla città di Berna e posizionarsi meglio a livello economico, sociale e culturale.

Negli ultimi anni Berna ha ospitato diversi eventi sportivi di importanza internazionale.

2011: Campionati europei di

pattinaggio artistico

  

2009: Campionati del mondo di hockey su ghiaccio

2008: Europei di calcio

Decine di migliaia di appassionati – provenienti in maggioranza dai Paesi Bassi – hanno “occupato” la città per due settimane. Si tratta del più grande avvenimento sportivo mai organizzato in Svizzera.

Nel 2012, dopo una lunga pausa, lo stadio Berna ospiterà nuovamente la finale di Coppa svizzera di calcio.

Berna è stata inoltre per molti anni una tappa importante del Tour de Suisse di ciclismo.

(Traduzione dall’inglese)

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