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ONU: Calmy-Rey per la pace in Medio oriente

Micheline Calmy-Rey vuol far svolgere un ruolo attivo alla Svizzera nella ricerca di una soluzione di pace in Medio Oriente swissinfo.ch

Durante un incontro a Nuova York, la ministra elvetica degli esteri ha presentato l’«accordo di Ginevra» al segretario generale delle Nazioni unite.

Kofi Annan si è detto interessato a sostenere l’iniziativa di pace, favorita dalla Svizzera.

Il segretario generale dell’ONU intende esaminare attentamente il contenuto del cosiddetto «accordo di Ginevra», raggiunto da rappresentanti della sinistra israeliana e delle fazioni moderate palestinesi.

L’accordo simbolico concerne anche diversi temi scottanti della vertenza israelo-palestinese, tra cui la questione della divisione di Gerusalemme, il futuro delle colonie e la nascita di uno Stato palestinese.

Secondo quanto dichiarato da un portavoce delle Nazioni unite, l’ONU sostiene ogni iniziativa destinata a favorire il dialogo e a risolvere la crisi in Medio oriente.

Lancio ufficiale in novembre

Negoziato due settimane fa sulle rive del Mar Morto, grazie anche al contributo “tecnico” offerto dalla Confederazione, il documento dovrebbe venir presentato ufficialmente il mese prossimo a Ginevra.

Contrariamente a quanto previsto inizialmente, i promotori dell’accordo hanno rinunciato ad una firma vera e propria per non suscitare eventuali polemiche e attacchi in Israele.

Il consigliere giuridico del governo dello Stato ebraico ha infatti già ricordato in proposito che «solo il governo eletto d’Israele è abilitato a firmare un accordo di pace».

Riforme ONU

Nel corso del loro incontro a Nuova York, Micheline Calmy-Rey e Kofi Annan si sono soffermati inoltre sui progetti di riforma delle Nazioni unite.

In discussione figurano in particolare l’allargamento del numero dei rappresentanti del Consiglio di sicurezza e la proposta di sottoporre ogni suo veto all’esame dell’Assemblea generale.

La ministra svizzera degli affari esteri e il segretario generale dell’ONU si sono intrattenuti anche sulla composizione dei membri del previsto comitato di esperti che dovrebbe studiare i progetti di riforma.

Cooperazione con gli USA

Venerdì, nel corso di una visita alla Camera di commercio Svizzera-Stati Uniti a Nuova York, Micheline Calmy-Rey si è nuovamente espressa in favore di un impegno dell’ONU in Iraq, criticando l’unilateralismo americano.

Ciò che è accaduto in Iraq, ha affermato la responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri, «dimostra quanto sia importante il sostegno internazionale per operazioni del genere».

L’Onu, ha aggiunto la Calmy-Rey di fronte a uomini d’affari svizzeri e americani, garantisce giustizia, solidarietà e rispetto della dignità umana.

La consigliera federale ha invitato i presenti a non chiudere gli occhi di fronte alla realtà geopolitica mondiale. La sicurezza europea, ha detto, dipende ancora in buona parte dagli Stati Uniti.

A parere della ministra degli esteri, la cooperazione con gli Stati Uniti è nell’interesse di tutti.

Per quanto riguarda la Svizzera, ha precisato, le relazioni con gli Usa sono molto buone: «Lo prova la collaborazione in corso nella lotta contro il terrorismo, le sue reti finanziarie e il riciclaggio di denaro sporco».

swissinfo e agenzie

Il cosiddetto «accordo di Ginevra», concluso due settimane fa, mira a favorire il dialogo e una soluzione di pace nella crisi israelo-palestinese.

Negoziato da rappresentanti della sinistra israeliana e delle fazioni moderate palestinesi, grazie anche al sostegno “tecnico” apportato dalla Svizzera, l’accordo dovrebbe venir presentato ufficialmente in novembre.

Il testo si sofferma anche su diversi punti “caldi” della vertenza tra i due popoli, tra cui la questione della divisione di Gerusalemme, il futuro delle colonie e la nascita di uno Stato palestinese.

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