Il Consiglio d'Europa deve impegnarsi per la liberazione degli europei presi in ostaggio da "stati canaglia". Lo chiede una mozione depositata a Strasburgo dal parlamentare svizzero Felix Müri, che suggerisce la costituzione di una speciale "task force".
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Un singolo paese, come è il caso della Svizzera nella vicenda di Max Göldi in Libia, si trova disarmato di fronte alle manovre di stati del genere, osserva il deputato dell’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice). La cosa è ben diversa se interviene il Consiglio d’Europa, un organismo composto di 47 paesi. Quale organizzazione in difesa dei diritti umani il Consiglio è predestinato ad agire, sostiene il lucernese.
Nella sua mozione all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (APCE), il parlamentare elvetico propone l’istituzione di una task force composta di 5-10 persone, parlamentari o ministri, che agisca per ottenere la liberazione di cittadini presi in ostaggio. Se gli sforzi di questo gruppo non ottengono risultati, Müri ritiene che debbano essere adottate sanzioni.
Anche il collega socialista zurighese Andreas Gross ha sottoscritto la mozione. Presidente della delegazione svizzera all’APCE, Gross precisa di aver contribuito egli stesso alla redazione del testo e che questo è stato firmato da 25 parlamentari di dieci paesi. La mozione sarà sottoposta entro fine maggio a una commissione parlamentare dell’APCE, la quale dovrà allestire un rapporto da presentare all’Assemblea, al più presto all’inizio del 2011.
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Riforma Corte dei diritti dell’uomo ai blocchi di partenza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Alla fine del 2009 quasi 120’000 ricorsi erano ancora pendenti presso la Corte di Strasburgo e ogni giorno che passa se ne accumulano altri. È imperativo quindi cercare delle soluzioni per sgravare il tribunale. Nel quadro della conferenza ministeriale organizzata nella località dell’Oberland bernese, i rappresentanti dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa dovrebbero confermare…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Egli fa parte da quasi tre anni del gruppo di 47 magistrati – uno per ogni Stato membro – che compongono la Corte europea dei diritti dell’uomo. Attualmente manca il giudice dell’Ucraina. I giudici sono suddivisi in cinque sezioni di nove magistrati l’una – 7 titolari e 2 supplenti – badando che in ogni sezione…
Questo contenuto è stato pubblicato al
I rappresentanti dell’Ue hanno affermato di volersi impegnare per far rilasciare Max Göldi, il dirigente del gruppo tecnologico elvetico ABB arrestato a Tripoli nel luglio 2008, come rappresaglia dopo il fermo di Hannibal Gheddafi a Ginevra. La Commissaria europea degli affari interni, Cecilia Malmström, ha spiegato che sulla questione stanno lavorando «molte persone». Domenica scorsa,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La crisi tra Svizzera e Libia – iniziata nel luglio 2008 con l’arresto a Ginevra di Hannibal Gheddafi – prende forma sotto la matita di alcuni caricaturisti.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.