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Papa: Dio ci ricorderà, “ero straniero e non m’avete accolto”

"Nel giorno del giudizio universale, il Signore ci rammenterà: Ero straniero e non mi avete accolto", ha detto papa Francesco ai partecipanti alla Conferenza internazionale su xenofobia, razzismo e nazionalismo populista promossa dalla Santa Sede. KEYSTONE/AP/BURHAN OZBILICI sda-ats

(Keystone-ATS) “Nel giorno del giudizio universale, il Signore ci rammenterà: Ero straniero e non mi avete accolto” (Mt 25,43). Lo ha detto papa Francesco ai partecipanti alla Conferenza internazionale su xenofobia, razzismo e nazionalismo populista promossa dalla Santa Sede.

“Ma – ha aggiunto il pontefice – già oggi ci interpella: Sono straniero, non mi riconoscete?”.

“E quando Gesù diceva ai Dodici: Non così dovrà essere tra voi! (Mt 20,26) – ha proseguito -, non si riferiva solamente al dominio dei capi delle nazioni per quanto riguarda il potere politico, ma a tutto l’essere cristiano”.

“Essere cristiani, infatti – ha aggiunto -, è una chiamata ad andare controcorrente, a riconoscere, accogliere e servire Cristo stesso scartato nei fratelli”.

“Consapevole delle molteplici espressioni di vicinanza, di accoglienza e di integrazione verso gli stranieri già esistenti, mi auguro che dall’incontro appena concluso possano scaturire tante altre iniziative di collaborazione, affinché possiamo costruire insieme società più giuste e solidali”, ha concluso.

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