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Per Kloten Skyguide ha lavorato alacremente

Con l'avvicinamento da sud i controllori di volo devono sopportare un carico di lavoro ancora più pesante Keystone

La società elvetica di controllo aereo ha dovuto preparare in tutta fretta gli atterraggi da sud all’aeroporto di Zurigo, mai effettuati finora.

L’aeroporto, per evitare eventuali domande di rimborso, ha deciso di aprire qualche minuto dopo le 6. Alle 5:59 gli abitanti potrebbero ancora reclamare per il rumore notturno.

Skyguide ha passato dei mesi duri, a causa del conflitto svizzero-tedesco sulla ripartizione del rumore generato dall’aeroporto di Kloten.

I tedeschi hanno instaurato restrizioni di sorvolo del loro territorio che obbligano l’aeroporto a rinunciare agli atterraggi da nord il mattino, la sera e la notte.

Ma l’utilizzazione maggiore della pista est-ovest, cominciata a ottobre 2001, non è nulla in confronto al lavoro che i controllori hanno dovuto compiere a partire dall’agosto scorso per preparare la messa in opera della pista 34 per gli atterraggi da sud, quelli che impongono ai velivoli di sorvolare la parte nord di Zurigo durante le manovre di avvicinamento all’aeroporto.

Finora la pista 34 non era stata mai utilizzata per gli atterraggi da sud, ad eccezione di una mezza giornata nel 2000, a causa di lavori.

Tre mesi invece di sei

Le nuove procedure di avvicinamento sono dunque del tutto nuove. In tre mesi, indica il portavoce di Skyguide Patrick Herr, i controllori di volo hanno dovuto sviluppare un nuovo sistema, un lavoro che in tempi normali richiede «almeno sei mesi».

Contemporaneamente sono stati istruiti 68 controllori. In un comunicato, Skyguide non esita a scrivere che: «tenuto conto della grande responsabilità che implica la missione di controllore di volo, un’introduzione così rapida dovrebbe restare un’eccezione».

La sicurezza prima di tutto

Martedì viene effettuato un ultimo controllo di tutta la procedura in presenza della direzione di Skyguide. In questi ultimi mesi sono state fatte due perizie per controllare la conformità degli approcci alle norme di sicurezza.

Lunedì a Zurigo il ministro dei trasporti elvetico, Moritz Leuenberger, ha sottolineato che la sicurezza è il criterio assoluto: «Se un pilota ritiene che l’ordine che gli dà la torre di controllo è rischioso, ha il diritto di rifiutare».

Tensioni e timori

Spiegazioni queste che testimoniano del clima d’incertezza e dei timori, che regnano all’aeroporto.

Le associazioni degli abitanti delle zone limitrofe hanno annunciato di volersi battere fino alla fine contro i nuovi atterraggi. Le autorità temono dei blocchi e il gestore dell’aeroporto, la società Unique, ha predisposto un dispositivo d’urgenza.

Skyguide ammette che c’è «una certa tensione, una tensione sana», precisa il portavoce. Le domande dei giornalisti per realizzare dei reportage nella torre di controllo, per assistere alle nuove procedure di avvicinamento, sono state tutte respinte, per permettere ai controllori di concentrarsi sui loro nuovi compiti.

Eccezioni possibili

Non è comunque sicuro che gli atterraggi da sud possano essere inaugurati giovedì. Se le condizioni meteorologiche non lo consentono, i controllori possono infatti far posare gli aerei da nord.

Ma – e questo costituisce una novità – devono fare una richiesta telefonica alla società tedesca di controllo aereo. Già dal 17 aprile Skyguide vive sotto il regime delle restrizioni tedesche, ma i controllori possono prendere decisioni anche senza chiedere prima un’autorizzazione.

Diffidenza da parte dei tedeschi

Patrick Herr indica che, in un rapporto esaminato dal Ministero dei trasporti di Berlino,«da aprile solo un caso è stato giudicato dubbioso da parte dei tedeschi, ma è vero che c’è una certa diffidenza».

Il portavoce non conferma però la notizia secondo cui sarebbero in atto delle discussioni sulla presenza permanente di un controllore tedesco a Zurigo, per impedire gli abusi.

Incertezza metereologica

Le situazioni più delicate saranno da prevedersi in caso di tempo variabile e quindi anche di visibilità variabile, che permetterebbe ai controllori svizzeri di chiedere l’utilizzo della pista nord, che autorizza un atterraggio strumentale.

Ma se MeteoSuisse prevede un miglioramento gli svizzeri dovranno far atterrare gli aerei da sud. E se il tempo non cambia bisognerà invece mandare in giro gli aerei in attesa di un miglioramento o della fine dell’orario in cui il traffico è limitato, in base alle disposizioni della Germania.

Le 6:04, per evitare l’orario notturno

Altra difficoltà per i controllori: la direzione di Unique ha deciso di aprire le piste alle 6:04 invece delle 6:00. Perché? Se un aereo fosse fatto atterrare alle 6:00, il rumore disturberebbe già alle 5:59 gli abitanti, che potrebbero reclamare un rimborso.

Davanti alle telecamere della televisione tedesca un portavoce dell’aeroporto aveva ammesso che quei quattro minuti avrebbero consentito di risparmiare «milioni di franchi».

Per Skyguide ciò significa invece un sacrificio, perché perderà tre «slots», tre finestre orarie. «L’aeroporto non è nostro, sospira Patrick Herr, non possiamo farci nulla».

swissinfo, Ariane Gigon Bormann, Zurigo
traduzione, Raffaella Rossello

L’accordo negoziato tra Svizzera e Germania è stato respinto dal Parlamento elvetico nel marzo 2003.

Quello precedente, del 1984, prevedeva una ripartizione equa dell’inquinamento fonico tra Svizzera e Germania.

Ma i sorvoli sul Sud della Germania hanno continuato ad aumentare. Nel 2000 il 92% degli aerei, ovvero 150 000 velivoli, atterravano ogni anno a Kloten dalle piste nord.

Dopo il rifiuto da parte del parlamento elvetico del nuovo accordo, la Germania ha adottato nuove regole unilaterali di sorvolo del suo territorio, entrate in vigore il 17 aprile.

Il sorvolo a sud della Germania è vietato tra le 21 e le 7 durante la settimana e dalle 20 alle 9 il weekend e i giorni festivi.

Ora entra in vigore un inasprimento di queste regole imposto dalla Germania.

Una procedura di mediazione sarà lanciata il 3 novembre.

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