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Per una “Svizzera dell’equilibrio”

I radicali vogliono essere la "forza positiva" dello scacchiere politico svizzero Keystone

Riuniti a Winterthur, i delegati del Partito liberale radicale (PLR) hanno approvato un documento strategico intitolato "La Svizzera dell'equilibrio".

Nel testo, il partito di governo sostiene il principio di pari opportunità nella formazione e nel mercato del lavoro, come pure una “vecchiaia attiva”. L’assemblea si pure espressa in favore della quinta revisione dell’AI, in votazione in giugno.

Un modello di pensionamento flessibile in una fascia d’età dai 62 ai 70 anni e un “bonus di custodia” per i genitori che esercitano un’attività professionale.

Sono queste alcune delle proposte principali contenute nel documento strategico “La Svizzera dell’equilibrio”, che costituisce la terza parte del nuovo programma presentato dal PLR.

Approvato quasi all’unanimità dai 218 delegati presenti a Winterthur, nel canton Zurigo, il testo indica una serie di misure destinate a concretizzare un miglior equilibrio tra una Svizzera sociale, giusta e moderna.

Secondo i delegati del PLR occorre tra l’altro creare condizioni di lavoro ottimali per garantire il successo individuale sia degli uomini che delle donne. In particolar modo vanno assicurate pari opportunità nella formazione e nel mercato del lavoro.

Il presidente del partito Fulvio Pelli ha sottolineato in proposito che si tratta di un equilibrio di “concezione liberale”, che nulla ha a che vedere con le idee socialiste di equità basate su una “semplice distribuzione”. “L’uguaglianza delle opportunità significa risultati migliori, non uguali”, ha puntualizzato il consigliere nazionale ticinese.

Sostenere la terza generazione

Nel documento, i radicali intravedono una società di quattro generazioni, di cui la terza è rappresentata dalla “vecchiaia attiva”. Per tener conto dei bisogni specifici di quest’ultima, il PLR suggerisce un pensionamento flessibile suddiviso in tre fasi.

Si va da un’età minima (ad esempio 62 anni) che dà diritto a una rendita parziale, passando per un’età legale (65 anni) con una rendita totale, fino ad un’età massima (68 o 70 anni) con una rendita totale accompagnata da una supplementare se si sono versati gli oneri sociali oltre l’età legale.

“Occorre abbandonare la vecchia concezione secondo cui i salariati più anziani sarebbero meno produttivi e costerebbero di più”, ha affermato la vicepresidente del partito Gabi Huber.

Secondo il PLR, l’invecchiamento della popolazione presto non lascerà più altra scelta alla Svizzera che far partecipare gli ultra 65enni al mercato del lavoro.

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Favorire le donne

Sempre nell’ottica dell’evoluzione demografica, è indispensabile consentire alle donne di conciliare vita professionale e famigliare. I liberali radicali vogliono moltiplicare i posti di accoglienza per bambini e ragazzi, sostituendo parallelamente il finanziamento delle strutture extra famigliari con bonus o “assegni” di custodia per i genitori.

Contrariamente ai socialisti, i radicali non vogliono però sbloccare sussidi federali supplementari per il finanziamento dei bonus di custodia, né costringere le grandi aziende a parteciparvi. Soltanto i genitori con un’attività lucrativa ne avrebbero diritto.

Nel campo della formazione, il documento strategico auspica fra gli altri una scolarizzazione precoce, l’orario scolastico continuato e un’armonizzazione del sistema delle borse e dei prestiti.

Sì alla quinta revisione dell’AI

I delegati si sono inoltre pronunciati all’unanimità in favore della quinta revisione dell’Assicurazione invalidità (AI), che sarà sottoposta a votazione federale il 17 giugno.

La revisione è stata difesa davanti all’assemblea anche da Pascal Couchepin. Il consigliere federale del PLR ha rilevato che il referendum lanciato da due associazioni in difesa dei disabili rimette in questione l’introduzione delle misure integrative delle persone portatrici di handicap, o per lo meno ne ritarda l’applicazione.

Il ministro dell’interno ha aggiunto che la quinta revisione dell’AI rappresenta d’altra parte il “primo passo indispensabile” per migliorare la “situazione finanziaria catastrofica” dell’assicurazione sociale. Si tratta di una spirale deficitaria fatale all’AVS, ha sostenuto Couchepin.

swissinfo e agenzie

Terzo partito di governo per numero di seggi, il Partito liberale radicale conta circa 150’000 membri e è praticamente presente in tutti i cantoni.

A livello federale, il PLR detiene 36 seggi (su 200) alla Camera del popolo e 14 (su 46) alla Camera alta.

I radicali sono inoltre rappresentati con due ministri in Consiglio federale: Pascal Couchepin, capo del dipartimento dell’interno, e Hans-Rudolf Merz, responsabile del dipartimento delle finanze.

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