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Phonak e il doping: e tre!

Santiago Perez all'arrivo della 14esima tappa della Vuelta, nel settembre 2004 Keystone Archive

La squadra ciclistica elvetica è colpita da un nuovo caso di doping. Questa volta tocca a Santiago Perez.

Rivelazione dell’ultima Vuelta, lo spagnolo si affianca ai compagni di squadra Oscar Camenzind e Tyler Hamilton, risultati positivi ai controlli l’estate scorsa.

La Phonak si trova, per la terza volta in pochi mesi, coinvolta in un caso di doping. Questa volta sul banco degli accusati è finito il 27enne Santiago Perez.

Lo spagnolo, impostosi all’attenzione del pubblico sportivo con tre vittorie di tappa e un secondo posto nella classifica generale nell’ultimo giro di Spagna (Vuelta), è risultato positivo ad un controllo volto a verificare una trasfusione sanguigna illecita.

Il controllo, realizzato per conto dell’Unione ciclistica internazionale (UCI), sarebbe stato compiuto il 5 ottobre. Il corridore ha però negato recisamente di aver fatto ricorso ad una trasfusione sanguigna. I controlli anti-doping cui si era sottoposto durante la Vuelta avevano dato risultati negativi.

I casi Hamilton e Camenzind

Anche il capitano della squadra Phonak, lo statunitense Tyler Hamilton, è stato accusato di doping attraverso trasfusione sanguigna. Hamilton era risultato positivo ad un controllo effettuato l’11 settembre scorso, durante la Vuelta.

Lo statunitense era stato sospeso da Phonak, che pure gli ha espresso tutto il suo sostegno. La squadra ha nel frattempo messo in piedi un’equipe scientifica allo scopo di dimostrare l’inaffidabilità dei test sulle trasfusioni.

Secondo Urs Freuler, manager di Phonak, i test effettuati dalla squadra con lo stesso metodo dell’UCI non hanno mai segnalato irregolarità nel sangue di Santiago Perez.

Il primo caso di doping in casa Phonak nel 2004 riguardava il corridore svizzero Oscar Camenzind, risultato positivo in agosto al controllo dell’EPO.

Camenzind aveva dichiarato di essersi dopato da solo, scaricando i dirigenti di ogni responsabilità e aveva messo fine alla sua carriera.

swissinfo e agenzie

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