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Più polveri fini, più pressione sui politici

Zurigo, immersa nella nebbia... e nelle polveri fini Keystone

L'inquinamento dell'aria a causa delle polveri fini, nocive per la salute, ha raggiunto valori storici a nord delle Alpi.

Nonostante i limitati effetti delle misure immediate, cantoni e comuni cominciano ad averne abbastanza. E qualcuno chiede la limitazione della velocità sulle autostrade a 80 km/h.

Peggiora ulteriormente a nord delle Alpi la situazione sul fronte dell’inquinamento atmosferico: a Losanna, città vodese sul lago Lemano, nelle ultime 24 ore sono stati misurati 228 microgrammi di polveri fini al metro cubo. Ovvero, oltre quattro volte la soglia massima di 50 microgrammi, che secondo la legislazione federale non potrebbe essere superata più di un giorno all’anno.

Per l’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam), si tratta del valore più alto registrato dall’inizio delle misurazioni nell’ambito della Rete nazionale d’osservazione degli inquinanti atmosferici (1997).

Aria (più) pulita in Ticino

Anche Zurigo (201 microgrammi), Basilea (138), Sion (Vallese, 89) e Berna (126) segnalano in serata valori altissimi, si legge sul sito internet dell’Ufam.

In pratica – a causa della situazione di inversione termica (tipica del periodo invernale) che regna da settimane – solo 3 stazioni su 13 presentano concentrazioni ancora legali: fra queste figurano i centri di rilevamento ticinesi di Magadino-Cadenazzo (41 microgrammi) e Lugano (27).

Ad inizio gennaio, in alcune città svizzere i valori registrati si sono addirittura attestati al di sopra della soglia di allarme per ben due settimane.

80 km/h in autostrada

La situazione comincia preoccupare sempre più anche le autorità. Mercoledì, i direttori dei dipartimenti dell’ambiente dei cantoni della Svizzera centrale hanno chiesto alla Confederazione di prendere misure urgenti.

Nell’attesa della messa in atto del piano d’azione presentato due settimane fa dal ministro dell’ambiente Moritz Leuenberger (che prevede tra l’altro la limitazione delle emissioni di polveri fini da parte di motori diesel e nuovi requisiti per i riscaldamenti a legna), alcuni cantoni e comuni si sono mobilitati.

La città di Berna e il governo cantonale di Zurigo hanno ad esempio chiamato le autorità competenti a ridurre immediatamente la velocità sulle autostrade a 80 km/h (attualmente 120 km/h).

Le autorità di altri cantoni e comuni hanno invece chiesto ai cittadini di non utilizzare il legno quale combustibile e di rinunciare alle automobili, soprattutto a quelle che consumano diesel.

Maggiore chiarezza

Alla guida di una delle città più inquinate, il sindaco ecologista di Losanna ha chiesto alle autorità competenti (federali e cantonali) di fornire informazioni dettagliate sull’origine delle polveri fini e sui rischi reali che corrono i cittadini.

«Non disponiamo di dati per affrontare un dibattito serio. Attualmente, non so se questa norma dei 50 microgrammi esista per far avanzare la tecnologia o se si tratta di un indicatore di un reale pericolo», ha commentato Daniel Brélaz.

«Quale proporzione di microparticelle proviene dal traffico pesante, da quello leggero e dai combustibili?», si è chiesto il sindaco.

Una necessità di chiarezza più che legittima, se si considera che secondo l’Ufam, ogni anno in Svizzera si registrano oltre 3’700 decessi prematuri a causa dell’inquinamento atmosferico da polveri fini.

swissinfo e agenzie

Le polveri fini sono costituite da particelle primarie (emesse da fonti naturali o prodotte da processi di combustione e dall’erosione del manto stradale e dei pneumatici) e da particelle secondarie, le quali si formano nell’aria a partire da precursori gassosi.

Particolarmente problematici risultano i gas di scarico dei motori diesel, sebbene l’emissione di microparticelle risulti anche dall’agricoltura e dai cantieri edili.

Date le loro minuscole dimensioni, possono penetrare nelle profondità delle vie respiratorie e compromettere lo stato di salute.

L’inquinamento da polveri fini è accentuato in inverno dal fenomeno dell’inversione termica, che impedisce il ricambio di aria.

In Svizzera, il valore limite della concentrazione di polveri fini nell’aria è di 50 microgrammi al metro cubo.
La stessa soglia è adottata dall’Unione europea.
Negli Stati Uniti, il valore limite è invece fissato a 150 microgrammi.

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