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Più di un miliardo per gli armamenti

Fra qualche anno i Tiger dell'esercito svizzero non voleranno più in missione ufficiale Keystone

Il governo ha dato il nullaosta ai piani d'armamento del Dipartimento della difesa: nel quadro del budget 2008 ha previsto crediti di 1,197 miliardi di franchi.

Otto milioni serviranno per dare il via al progetto di sostituzione degli aerei da combattimento Tiger, ormai giunti alla soglia della pensione.

I crediti autorizzati dal Consiglio federale serviranno in particolare a preparare l’acquisto di nuovo materiale d’armamento e alla manutenzione del materiale già in possesso dell’esercito.

Nel miliardo abbondante stanziato dal governo sono compresi otto milioni che serviranno a dare il la al progetto di sostituzione dei Tiger. Entro il 2015, gli aerei da combattimento Tiger oggi ancora in funzione saranno radiati dal servizio. La vera e propria domanda di credito per l’acquisto di nuovi velivoli da affiancare agli F/A 18 dovrebbe essere integrata nel programma d’armamento 2010.

Superati

In un comunicato, il Dipartimento federale della difesa (DDPS) spiega che i Tiger nella configurazione svizzera stanno per raggiungere «il termine della loro durata di vita tecnica». Concepiti negli anni Settanta, non «soddisfano più i requisiti per il combattimento aereo né i requisiti minimi per il servizio di polizia aerea». Questo perché possono volare solo di giorno e con determinate condizioni meteorologiche.

La messa in pensione dei 54 Tiger implica l’acquisto di altri aerei, perché i 33 F/A-18 attualmente in dotazione all’esercito svizzero non bastano – secondo il DDPS – a «mantenere la competenza in materia di combattimento aereo e la capacità di eseguire il servizio di polizia aerea».

Opposizione annunciata

Visto il tenore del dibattito parlamentare quando in passato si sono discussi i crediti per l’acquisto di aerei da combattimento, c’è da supporre che anche questa volta le camere si spaccheranno in due: da una parte chi sostiene che una spesa del genere è improponibile per un paese come la Svizzera, dall’altra chi dice che se la Svizzera ha un esercito deve anche metterlo nelle condizioni di essere operativo.

Nel frattempo, il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE)ha già annunciato di disapprovare il credito previsto per lo studio che porterà all’acquisto dei nuovi aerei che vengono giudicati una «spesa inutile» ed esagerata. In un comunicato, il GSsE annuncia il lancio di un’iniziativa. «Con un costo di più di 100 milioni di franchi per aereo si arriverebbe ad una spesa complessiva di quattro miliardi».

Non è la prima volta che il GSsE tenta la strada dell’iniziativa popolare. Nel 1993, i cittadini svizzeri avevano respinto con il 57,2% dei voti il testo del GSsE che bloccava l’acquisto di 34 aerei da combattimento F/A-18.

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Iniziativa popolare

Questo contenuto è stato pubblicato al L’iniziativa popolare permette ai cittadini di proporre una modifica della Costituzione. Per essere valida, deve essere sottoscritta da almeno 100’000 aventi diritto di voto nello spazio di 18 mesi. Il Parlamento può decidere di accettare direttamente l’iniziativa. Può pure rifiutarla o preparare un controprogetto. In ogni caso viene comunque organizzato un voto popolare. Per essere…

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Altre spese

Per l’equipaggiamento personale dei militari e per il materiale necessario alla loro istruzione, i crediti autorizzati ammontano a 394 milioni di franchi, ovvero il 10,2% in più dello scorso anno.

430 milioni circa saranno destinati all’acquisto di materiale di ricambio e alla gestione tecnica e logistica del materiale dell’esercito e del materiale speciale.

La somma prevista per sostituire le munizioni consumate durante l’istruzione e in corsi è diminuita del 7% rispetto all’anno scorso e si attesta a 137,3 milioni di franchi. Il DDPS spiega questo calo con la «considerevole diminuzione del fabbisogno di munizioni conseguente alla riforma Esercito XXI».

swissinfo e agenzie

La Costituzione federale, articolo 58 paragrafo 2, stabilisce che “l’esercito serve a prevenire la guerra e contribuisce a preservare la pace; difende il Paese e ne protegge la popolazione. Sostiene le autorità civili nel far fronte a gravi minacce per la sicurezza interna e ad altre situazioni straordinarie”.

La legge militare completa e definisce questi obiettivi. In particolare contempla i contributi alle missioni di pace internazionali decise dalle Nazioni unite (ONU) o dall’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).

L’esercito svizzero conta 126’000 uomini. Gli ufficiali sono 6000, i sottoufficiali 20’000.

È formato da forze terrestri e forze aeree, conta 4 brigate di fanteria e 3 brigate di fanteria di montagna, 2 brigate corazzate, una brigata logistica, una brigata di sostegno e 4 zone territoriali.

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