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Più richieste per trasporti di 40 tonnellate

I contingenti verranno ampliati nel 2005 Keystone

Le 150mila autorizzazioni annue per circolare con veicoli di 40 tonnellate non accontentano le associazioni di categoria. Zurigo corre ai ripari.

Gli autotrasportatori svizzeri chiedono sempre più spesso autorizzazioni per circolare con veicoli di 40 tonnellate. I permessi destinati ai trasporti interni sono limitati a 150mila all’anno e la pressione è forte al punto che Zurigo ha cominciato a introdurre misure di razionamento.

Beat Keiser, portavoce dell’Associazione svizzera degli autotrasportatori (ASTAG), ha spiegato che i veicoli da 40 tonnellate sono più vantaggiosi dal profilo economico: permettono un maggiore carico e di conseguenza risparmi fino al 30 per cento quando si tratta di metter mano al portafoglio per pagare la tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni.

Le 150mila autorizzazioni annue sono attribuite dalla Confederazione ai vari cantoni in funzione del numero di camion immatricolati nei rispettivi territori e per la prima volta a Zurigo le richieste hanno superato l’offerta. Rolf Grüninger, direttore dell’Ufficio cantonale dei trasporti stradali, ha dichiarato che attualmente vengono respinte circa un terzo delle istanze.

All’esame anche misure di razionamento

Misure di razionamento sono in vista nei cantoni di Vaud, Argovia e Berna, ma le richieste di permessi per trasporti di 40 tonnellate sono in forte crescita anche nella Svizzera centrale, nei Grigioni, a San Gallo, in Ticino e in Vallese.

A Neuchâtel, il servizio cantonale della circolazione e della navigazione ha fatto sapere che non vale la pena varare misure restrittive, perché i contingenti verranno aumentati progressivamente fino al 2005, quando interverrà la liberalizzazione totale del settore.

Per fronteggiare i momenti di crisi l’Associazione dei servizi della circolazione (ASA) propone una soluzione semplice: «i cantoni che non esauriscono i loro contingenti potrebbero cederli ai cantoni che non ne hanno abbastanza», ha detto il direttore Jakob Zimmermann.



swissinfo e agenzie

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