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Pianeta Terra: Avanti Tutta!

Keystone

Lo studio del pianeta è affascinante, e molto resta da scoprire. Ma, lo studio delle scienze della terra ed ambientali ha anche infiniti risvolti pratici.

La ricerca nelle scienze della terra era al centro del recente Swiss Geoscience Meeting, la conferenza annuale organizzata dalle accademie svizzere attive nel settore.

Studenti e ricercatori di ogni età si sono incontrati la settimana scorsa per confrontarsi sui temi “caldi” delle scienze della terra.

I partecipanti alla conferenza hanno scoperto che i giovani ricercatori delle accademie svizzere lavorano sui vulcani delle Azzorre, cercano oro sulla catena andina, studiano la crosta oceanica intorno all’Antartide.

E non mancano gli studi sul clima di domani o quello del passato, le cui tracce sono conservate negli strati rocciosi delle Alpi svizzere. O, perfino, gli studi sulle miniere del Vallese ai tempi dei romani. Ma il tema principale era: le scienze della terra per la società.

Dalla ricerca alla pratica

Cosa spinge un giovane a seguire studi universitari in scienze della terra? Secondo Adrian Pfiffner, docente dell’Università di Berna e promotore del meeting, la risposta sta nel “fascino di scoprire come si è formato e come cambia il nostro pianeta”. È quindi una scelta che nasce dalla curiosità? “Sicuramente”, dice Prfiffner, che aggiunge: “ma questi studi hanno dei risvolti pratici molto importati per la società.”

Ecco quindi le ricerche sulla tendenza delle nevicate nelle Alpi negli ultimi 75 anni, informazioni preziose per prevedere il turismo di domani. Oppure l’indagine sulle rocce argillose del Mont Terri, nel Giura elvetico, candidato principale per ospitare le scorie radioattive delle centrali elvetiche. E ci sono anche gli studi per migliorare la gestione del sottosuolo urbano, un tema investigato al Politecnico di Losanna nel progetto Deep City.

“L’esperienza di un dottorato è indimenticabile, si è spesso all’aria aperta”, dice Pierre, che fa il dottorato a Berna. “Purtroppo rimanere nella ricerca è difficile e sulle alternative ancora non mi so decidere.”

Perché non provare allora nel settore privato? “Ci sono più di 400 geologi iscritti alla associazione CHGEOL”, dice Pirmin Mader, presidente della associazione elvetica dei geologi professionisti, “quasi tutti lavorano in studi professionali”. A lui chiediamo quanti geologi ci siano in Svizzera: “stimiamo che siano più di mille.”

Molti, forse troppi, istituti

E lavorare nel privato funziona, visto che questa è la scelta preferita dei neo-diplomati svizzeri. “L’80% dei nostri dottorandi, vengono dall’estero”, ammette Pfiffner “al termine degli studi universitari gli svizzeri optano in prevalenza per il mondo del lavoro”.

Inoltre, dice Pfiffner, gli iscritti ai primi anni sono in diminuzione. Si deve allora ampliare l’offerta dei corsi e creare dei network di università, cioè ridistribuire gli studi tra i vari istituti, “in questo modo non rischiamo di ripeterli in diversi cantoni, disperdendo così preziose risorse”.

È d’accordo Kathy Riklin, deputata democristiana e dottoressa in geologia: “il problema è nel sistema educativo elvetico, troppo complesso”. Riklin, che è presidente della Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (la Camera bassa del Parlamento), è dell’opinione che il sistema educativo sia poco “flessibile.” Comunque “per gli anni 2008-2011 la Confederazione ha messo in bilancio un aumento dell’8 per cento dei finanziamenti ai due politecnici e del 6 per cento per le università cantonali.” Soldi che dovranno essere spesi per rinforzare settori di ricerca soprattutto nelle scienze della vita, nelle nanotecnologie, nelle scienze dell’informazione, dei materiali, ed in quelle ambientali (incluse le scienze della terra).

In dialogo con la società

Ma per rilanciare il settore geologico ambientale è importante stimolare la curiosità degli studenti delle scuole medie e superiori. E questo è lo scopo dell’azione Erlebnis-Geologie, promossa dagli scienziati svizzeri per il 2007, Anno Internazionale del Pianeta. Il prossimo giugno i ricercatori elvetici incontreranno il pubblico. E, garantisce Pierre Gander, che dirige i lavori, sarà un’occasione per scoprire il fascino delle scienze della terra.

swissinfo, Jacopo Pasotti

Si è tenuto a Berna il 4° Swiss Geoscience Meeting, in cui sono stati presentati gli studi delle scienze della terra più attuali in Svizzera.

All’insegna del tema: “Le scienze della terra per la società”, durante i seminari e la presentazione delle nuove ricerche, si è affrontato il tema dell’impatto sulla società delle scienze geologiche ed ambientali.

Le scienze ambientali (che comprendono le scienze della terra) sono uno degli obiettivi chiave del Consiglio nazionale per il rilancio della ricerca in Svizzera.

In svizzera ci sono almeno 1000 geologi ripartiti tra il mondo accademico e quello professionale.

Nel 2004 la svizzera ha dedicato il 3% del prodotto interno lordo nel settore ricerca e sviluppo.

E’ sotto alla Svezia (4%), la Finlandia (3,5%), il Giappone (3,2%). Ma sopra agli USA (2,7%) ed alla Germania (2,5%).

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