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Pioggia di premi internazionali per i film svizzeri

Bruno Ganz e il ragazzo Teo Gheorgiu nel film Vitus di Fredi M. Murer Keystone

Il cinema svizzero ha raccolto quest'anno un numero di riconoscimenti senza precedenti: delle 55 pellicole presentate in concorso a festival internazionali 37 hanno ricevuto dei premi.

Secondo Swiss Films, il successo di pubblico conseguito dalle produzioni nazionali in Svizzera ha contribuito a promuovere anche all’estero l’immagine dei film svizzeri.

Il 2006 è stata una delle migliori annate per il cinema svizzero. Secondo le previsioni dell’Ufficio federale della cultura, la parte di mercato delle pellicole elvetiche dovrebbe superare nettamente quest’anno il 10%. Nel 2005, le produzioni svizzere non sono andate oltre il 6%.

La qualità dei film svizzeri approdati quest’anno nelle sale cinematografiche è stata riconosciuta anche da numerosi festival internazionali.

Nel 2006 ben 55 opere sono state selezionate nell’ambito di concorsi internazionali: 18 lungometraggi, 15 documentari e 22 cortometraggi. Di queste, 37 pellicole hanno conquistato dei premi, secondo quanto comunicato mercoledì da Swiss Films, l’agenzia incaricata della promozione del cinema svizzero.

A titolo di paragone, l’anno scorso 45 film hanno potuto partecipare a dei concorsi internazionali e, di questi, solo 11 hanno strappato dei riconoscimenti.

“Vitus” il più premiato

In testa alla classifica dei lungometraggi figura “Vitus” di Fredi M. Murer, ricompensato con quattro premi. Il film è anche in lizza per gli Oscar 2007.

Fra i cortometraggi “Wir sind Dir treu” di Michael Koch ha ottenuto sei distinzioni di festival minori, ha annunciato Swiss Films. Il film d’animazione “Jeu” di Georges Schwizgebel ha ricevuto cinque premi.

Il riconoscimento più importante è stato conquistato dalla coproduzione svizzera “Das Fräulein” di Andrea Staka, che ha vinto il Pardo d’oro al Festival internazionale del film di Locarno.

Alla più importante rassegna cinematografica elvetica ben tre lungometraggi svizzeri hanno tra l’altro avuto l’onore di venir presentati al pubblico nell’ambito delle proiezioni serali in Piazza Grande.

Buona presenza anche all’estero

Quest’anno il cinema svizzero ha ottenuto un rilievo particolare anche nei maggiori festival internazionali, senza tuttavia poter accedere ai concorsi principali per la categoria lungometraggi.

La rassegna di Berlino ha programmato ad esempio tre pellicole svizzere: “Vitus” di Fredi M. Murer, “Nachbeben” di Stina Werenfels e “Lenz” di Thomas Imbach.

A Cannes, per la prima volta da molti anni un film svizzero, “Banquise” di Claude Barras e Cédric Louis, è stato selezionato per partecipare al concorso ufficiale destinato ai cortometraggi. Il prestigioso festival francese ha offerto uno spazio privilegiato alle produzioni elvetiche nel quadro della sezione “Tous les cinémas du monde”.

La presenza svizzera è stata particolarmente forte anche al Festival des films du monde di Montréal, dove “Ultima Thule”» di Hans-Ulrich Schlumpf ha rappresentato i colori nazionali nel concorso internazionale e l’attore svizzero Bruno Ganz è stato invitat in veste di ospite d’onore.

swissinfo e agenzie

L’agenzia di promozione Swiss Films è incaricata di rafforzare la visibilità della produzione cinematografica elvetica in Svizzera e all’estero.

Swiss Films sostiene in particolare la distribuzione delle pellicole svizzere sul mercato internazionale e si impegna per migliorare l’immagine del cinema elvetico all’estero.

L’agenzia promuove inoltre la produzione cinematografica in Svizzera.

Swiss Films si occupa infine di assicurare la pubblicità e la distribuzione dei cortometraggi svizzeri, nonché di raccogliere informazioni sul cinema svizzero.

Il 1° luglio del 2006 è entrata in vigore una nuova ordinanza di legge, che prevede una promozione del cinema svizzero maggiormente basata su concetti di qualità e di popolarità. La normativa rimarrà in vigore fino al 2010.

Il sistema di finanziamento pubblico del cinema, che copre tutti gli stadi della produzione e della promozione dei film, dipende dal credito concesso dal parlamento. Per il quadriennio 2004-2007 è stato fissato a 23 milioni di franchi svizzeri.

La parte principale di questo contributo, vale a dire 12-15 milioni di franchi, proviene dall’Ufficio federale della cultura.

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