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Pirata dell’aria estradato in Svizzera

Hussein Hariri in una foto del 1997. Keystone Archive

Hussein Hariri, il pirata dell'aria libanese condannato all'ergastolo, è di nuovo in un carcere svizzero.

Hariri era evaso un anno fa dal penitenziario vodese della Plaine de l’Orbe, dove stava scontando la pena.

L’evaso è giunto venerdì a Berna. L’uomo è arrivato a Belp scortato da quattro poliziotti elvetici ed è stato trasferito nella capitale federale.

Estradato dal Marocco, dove in dicembre era stato arrestato dalle autorità di Rabat, Hariri nel 1987 aveva dirottato su Ginevra un velivolo della Air Afrique e ucciso un passeggero.

La richiesta di estradizione si basava sulla decisione della Corte penale federale del 24 febbraio 1989 che aveva condannato Hariri alla reclusione perpetua per assassinio, presa d’ostaggio e uso delittuoso di materie esplosive, nonché altri reati minori.

Documenti falsi

Le autorità marocchine hanno autorizzato l’estradizione sia per l’espiazione della reclusione perpetua, come pure per presunti atti preparatori punibili e falsità in certificati, reati imputati ad Hariri dalla Procura federale.

Al momento dell’arresto in Marocco, Hariri era stato trovato in possesso di documenti d’identità falsi.

Nella sua cella in Svizzera era stata rinvenuta invece della documentazione aeronautica, che faceva presupporre la preparazione di atti delittuosi.

La decisione su un’eventuale liberazione condizionale del libanese spetta al canton Ginevra, conclude l’MPC.


swissinfo e agenzie

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