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Poca neve, ma alberghi pieni

La meteo degli ultimi giorni dell'anno in Svizzera: poca neve tra le montagne e molta nebbia nell'Altopiano Keystone

Feste natalizie senza manto bianco in Svizzera. La neve si ritrova soltanto nelle zone alpine ad alta quota e la situazione meteorologica non dovrebbe mutare nei prossimi giorni.

Le stazioni turistiche sembrano tuttavia piuttosto soddisfatte. Le prenotazioni hanno raggiunto il livello dell’anno scorso e non vi sono quasi più letti disponibili.

“Il vasto anticiclone, che ricopre l’intera Europa, mantiene sostanzialmente immutata la sua azione sul tempo nella regione alpina, che anche nei prossimi giorni subirà ben poche variazioni”: le previsioni meteorologiche lasciano poco spazio a speranze per gli appassionati di sport invernali.

Perlomeno fino al prossimo fine settimana dovrebbe perdurare la situazione attuale: bel tempo sull’arco alpino e nebbia a bassa quota. Niente neve fresca quindi nelle località sciistiche, dove rimane soltanto un sottile manto bianco, lasciato dalle precipitazioni di due settimane fa.

Coloro che hanno scelto di trascorrere nelle montagne il periodo festivo tra Natale e Capodanno non possono comunque lamentarsi: anche nei prossimi giorni dovrebbero godere di uno splendido sole, mentre sull’Altopiano regnerà piuttosto la nebbia.

Letti pieni

La penuria di neve non ha apparentemente scoraggiato i turisti quest’anno. I responsabili delle infrastrutture turistiche nelle stazioni invernali hanno manifestato il loro ottimismo in questi giorni: le prenotazioni hanno già raggiunto i livelli dell’anno scorso.

Rimangono quindi pochissime possibilità di trovare ancora una sistemazione per coloro che volessero trascorrere le ultime giornate dell’anno tra le vette alpine. Soprattutto gli alberghi di lusso e gli appartamenti di vacanze sono già completamente esauriti.

Oggi molta gente non si reca più nelle località invernali per praticare lo sci o altri sport sulla neve, spiega Edith Zweifel, portavoce di Svizzera turismo.

Secondo un sondaggio realizzato tra il 2004 e il 2006, una persona su quattro non pratica sport invernali. Molti turisti preferiscono sfruttare le possibilità di wellness o distendersi con una passeggiata nella natura.

La penuria di neve dovrebbe invece incidere sul numero di coloro che si recano solo per una giornata nelle stazioni sciistiche. “Con le condizioni di innevamento attuali non poche di queste persone rinunceranno all’escursione prevista tra le montagne”, ammette Edith Zweifel.

Annata particolarmente calda

La mancanza di neve era prevedibile da tempo, dopo l’autunno particolarmente mite di quest’anno. Le temperature sono rimaste alquanto alte fino nel mese di novembre, quando spesso giungono le prime precipitazioni nevose.

Dal profilo meteorologico il 2006 è stato globalmente un anno particolarmente caldo e umido per la Svizzera. La temperatura si situa di 1,4 gradi al di sopra della media degli anni ’60-90, ha indicato MeteoSvizzera.

Si tratta quindi del quinto anno più caldo dall’inizio delle misurazioni, nel 1861. Le altre annate con medie elevate sono state il 1994, il 2000, il 2002 e il 2003.

L’inverno 2005/2006 è stato tuttavia quello più freddo degli ultimi 21 anni, ma ad esso si è contrapposto un mese di luglio caldissimo, con un’eccedenza di 5 gradi sulla media. Anche l’autunno è risultato di 3 gradi sopra la norma e sembra essere stato il più caldo negli ultimi 326 anni, secondo SF-Meteo.

swissinfo e agenzie

Il 2006 è stato il quinto anno più caldo in Svizzera dall’inizio delle misurazioni, nel 1861. Le altre annate con medie elevate sono state il 1994, il 2000, il 2002 e il 2003.

Il clima mite può essere un fenomeno straordinario. Tuttavia molti esperti ritengono che si tratti di una conseguenza del riscaldamento del globo a causa dell’emissione di gas a effetto serra.

In Svizzera il fenomeno è all’origine del continuo scioglimento dei ghiacciai e potrebbe far aumentare nei prossimi anni il rischio di frane e alluvioni.

I cambiamenti climatici, in particolare la penuria di neve, minacciano il futuro delle stazioni turistiche invernali a bassa quota. Già oggi le banche rifiutano la concessione di finanziamenti per impianti e attrezzature sciistiche nelle aree situate ad un’altitudine inferiore ai 1.500 metri.

Secondo l’Ufficio federale di statistica, nel 2005 i turisti stranieri hanno speso 13,7 miliardi di franchi in Svizzera, ossia 621 milioni in più dell’anno precedente.
Le spese dei turisti svizzeri all’estero hanno raggiunto invece 11,6 miliardi di franchi.
La bilancia turistica ha quindi registrato un saldo attivo di quasi 2,2 miliardi di franchi.

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