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La Svizzera coordinerà i negoziati di pace in Mozambico

Il movimento Renamo, all'opposizione dai tempi della guerra civile, non ha mai riconosciuto il risultato delle presidenziali del 2014, che ha segnato la vittoria di Filipe Jacinto Nyusi. Keystone

A più di due anni dalle elezioni, il Mozambico è tuttora in preda a una crisi politico-militare tra governo e opposizione, una guerra silenziosa che ha spinto migliaia di persone a cercare rifugio nei paesi vicini. Nell’ambito della sua politica dei buoni uffici, la Svizzera ha accettato di presiedere un gruppo di contatto, incaricato di accompagnare i negoziati di pace.


Il gruppo di contatto che dovrà accompagnare il dialogo tra il partito al potere – il Fronte di liberazione del Mozambico (Frelimo) – e il movimento d’opposizione Resistenza nazionale mozambicana (Renamo) sarà composto da rappresentanti di Botswana, Cina, Stati Uniti, Norvegia, Regno Unito e Unione europea. La mediazione sarà guidata dall’ambasciatore svizzero in Mozambico, ha comunicato mercoledì il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Tra il 1976 e il 1992, il Mozambico era stato teatro di una guerra civile che aveva visto opporsi proprio il Frelimo e la Renamo e aveva portato alla morte di un milione di persone. L’accordo di pace è stato più volte minacciato, ma la situazione è peggiorata nel 2014, dopo che il leader dell’opposizione Afondo Dhakama ha rifiutato di riconoscere la vittoria del presidente Filipe Jacinto Nyusi. Da allora il paese è in preda a una crisi politico-militare: 15mila persone sono state costrette ad abbandonare la loro casa e 8‘600 hanno cercato rifugio in Malawi e Zimbawe, stando all’UNHCR.

Nell’ottobre del 2016 è stato lanciato un primo round di negoziati, falliti in seguito all’assassinio di un rappresentante dell’opposizione. Le parti in conflitto hanno accettato di tornare al tavolo delle trattative a inizio anno, dopo aver siglato una tregua di due mesi.

Le relazioni tra la Svizzera e il Mozambico – scrive il DFAE – si basano da oltre quarant’anni su una stretta cooperazione che prevede in particolare interventi di promozione della salute, dello sviluppo economico e del buongoverno. Da qui l’importante riconoscimento acquisito dalla Svizzera presso il governo e la società mozambicani.

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