Il governo del Nordreno Vestfalia ha dato luce verde all'acquisto del cd contenente dati bancari, rubati in Svizzera, di presunti evasori fiscali tedeschi. Secondo rivelazioni giornalistiche, le informazioni riguardano 1300-1500 cittadini tedeschi detentori di un conto nelle banche elvetiche.
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“Ci sforzeremo di entrare in possesso delle informazioni bancarie che ci sono state offerte”, ha detto il ministro regionale delle finanze Helmut Linssen. La questione è stata risolta dal punto di vista giuridico, ha aggiunto il membro del governo del Länder tedesco, secondo il quale il conseguimento delle informazioni è conforme alla legge e i dati potranno quindi essere utilizzati nei procedimenti penali.
I costi – l’anonimo informatore autore del furto chiede un compenso di 2,5 milioni di euro – saranno suddivisi a metà tra il governo centrale e i Länder, ha detto Linssen in una dichiarazione al parlamento di Düsseldorf.
Giovedì, il numero uno di Deutsche Bank, lo svizzero Josef Ackermann, si è schierato contro la decisione del governo tedesco di acquistare il dischetto contenente i nomi dei presunti evasori fiscali con conti nella Confederazione.
“Personalmente, come privato cittadino, ritengo che non si debbano comprare dati rubati a un altro Stato”, ha dichiarato Ackermann nel corso di una conferenza stampa, in cui sono stati illustrati i risultati del principale istituto bancario tedesco. “Ogni cosa”, ha aggiunto,”va fatta legalmente”.
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