Potrebbero essere stati al centro di un'azione di spionaggio i colloqui sul programma nucleare iraniano svoltisi a inizio anno a Losanna. Un virus sofisticatissimo avrebbe infettato il sistema informatico di lussuoso albergo di Ginevra in cui alloggiavano partecipanti alle trattative. Il Ministero pubblico della Confederazione ha avviato un procedimento penale contro ignoti.
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swissinfo.ch e RSI (TG dell'11.06.02015)
La Procura federale non rilascia ulteriori dettagli sul presunto cyberattacco, né sui suoi autori, dato che il procedimento è ancora in corso.
La vicenda del “grande orecchio elettronico” – che avrebbe preso di mira anche altri due grandi alberghi in Europa – è stata rivelata dal Wall Street Journal, che ha visionato il rapporto di una grande azienda di cyber-sicurezza con sede a Mosca, essa stessa vittima del cyberattacco.
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Proprio nel giorno in cui è stata resa pubblica la presunta operazione di spionaggio, a Berna la Camera alta del parlamento svizzero hanno proseguito l’esame della nuova Legge sul servizio informazioni. Questa dovrebbe tra l’altro consentire in futuro agli 007 elvetici di perquisire luoghi privati, sorvegliare la posta elettronica e le comunicazioni in casi sospetti di terrorismo, spionaggio, proliferazione di armi di distruzione di massa.
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