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Stadi più sicuri, costi condivisi

Meno alcol, più prevenzione, più controlli: è la strategia che i cantoni e i club di calcio professionisti adotteranno dalla prossima stagione per garantire la sicurezza del pubblico durante le partite. I cantoni puntano ad un accordo simile anche per l'hockey.

Il modello di convenzione regola in particolare la ripartizione dei costi per la sicurezza tra stato e società sportive e prevede misure negli ambiti del consumo di alcool allo stadio, dell’attività di controllo e polizia, ma anche della prevenzione.

Le misure proposte saranno «impopolari, ma efficaci», hanno assicurato in una conferenza stampa a Berna i rappresentanti della Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia (CCDGP), dell’Associazione svizzera di football (ASF) e della Swiss Football League.

La convenzione è una risposta alla forte crescita, negli ultimi anni, della violenza agli stadi e alle difficoltà di coprire i costi per garantire la sicurezza, hanno spiegato i responsabili.

Se aderirà all’accordo, un club di lega nazionale dovrà elaborare un progetto di sicurezza con le autorità prima dell’inizio della stagione. L’aspetto principale è rappresentato dall’identificazione dei tifosi violenti e dal loro allontanamento.

Negli ultimi tempi il finanziamento delle misure di sicurezza è diventato un problema sempre più sentito. Ieri il presidente del San Gallo ha dichiarato che il suo club avrebbe potuto pagare solo la metà della fattura annuale di mezzo milione di franchi. Anche a Neuchâtel, lo Xamax e le autorità continuano a passarsi la patata bollente.

La convenzione prevede di adattare la partecipazione ai costi del club in funzione degli sforzi forniti per la sicurezza. Saranno pure considerate la capacità economica delle squadre e la loro rilevanza sociale.

Anche per l’hockey

I cantoni auspicano l’estensione della convenzione sul calcio anche ai club di disco su ghiaccio. Anche in questo caso la convenzione dovrebbe entrare in vigore prima dell’inizio della prossima stagione, in settembre, ha detto oggi all’ATS il membro del governo di Basilea Città Hanspeter Gass. I negoziati tra cantoni e club sono in corso.

In linea di principio i tifosi violenti dovrebbero essere trattati allo stesso modo nei due sport. Ma Gass riconosce che bisognerà tenere conto di alcune differenze come il numero di spettatori e le esigenze degli sponsor riguardo all’alcol.

swissinfo.ch e agenzie

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