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Polizia trasporti FFS chiede accesso a sistema informatizzato RIPOL

(Keystone-ATS) La Polizia dei trasporti FFS chiede di avere accesso il più presto possibile al sistema di ricerca informatizzato delle forze dell’ordine cantonali RIPOL. È una questione di efficacia nella collaborazione, ha detto oggi il comandante ad interim Jürg Monhart in occasione del cosiddetto Rapporto di corpo annuale, tenutosi a Olten (SO) in presenza del presidente della Conferenza dei comandanti delle polizie cantonali della Svizzera (CCPCS) Stefan Blättler.

Dato che parte dei controlli svolti sui treni sono transfrontalieri, gli “agenti ferroviari” auspicano anche il loro riconoscimento come organo di polizia pure negli accordi internazionali. Serve inoltre un regolamento delle multe disciplinari, che consenta ad esempio di punire con maggiore facilità chi attraversa i binari.

Blättler e la consigliera nazionale Edith Graf-Litscher (PS/TG), che siede nelle Commissioni dei trasporti e delle telecomunicazioni (CTT) e della politica di sicurezza (CPS), hanno manifestato il loro sostegno alle richieste e condividono la necessità di adeguare rapidamente la legislazione, si legge in una nota delle FFS.

Tracciando un bilancio, giudicato positivo, dello scorso anno, Monhart ha indicato che le vie di fatto nei confronti dei collaboratori e dei clienti sono diminuite. Contattato dall’ats, un portavoce dell’ex regia federale non ha voluto fornire dati precisi e rinviato alla conferenza stampa di bilancio delle FFS in maggio. I reati più frequenti a cui è confrontata la “polizia ferroviaria” sono furti e atti di vandalismo.

Complessivamente i circa 210 “agenti ferroviari” sono intervenuti 286 volte a manifestazioni e sui treni speciali di tifosi. Hanno controllato circa 32’400 persone, 1850 delle quali sono state fermate e consegnate alla polizia cantonale o comunale.

La Polizia dei trasporti è attiva anche nel settore della prevenzione: a fine 2014, in collaborazione con la polizia federale tedesca, è stata svolta un’azione preventiva internazionale contro i borseggiatori. A questa misura, molto apprezzata dai viaggiatori, seguiranno altri interventi coordinati con partner internazionali, scrivono le FFS.

La polizia dei trasporti è integrata alle FFS dal 2011. I suoi agenti, che hanno una formazione uguale a quella per i gendarmi cantonali, possono portare un’arma da fuoco. I settori Sicurezza sui cantieri ferroviari e Sorveglianza speciale sono invece di competenza di Securitrans, per il 51% di proprietà delle FFS e per il restante di Securitas.

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