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Pressioni in favore di un’energia rinnovabile

Fra le energie rinnovabili, anche quella prodotta dalle turbine eoliche. Suisse Eole

Ecologisti, contadini e WWF minacciano un referendum contro la legge sull’approvvigionamento d’elettricità se non terrà meglio conto delle energie rinnovabili.

La commissione dell’energia del Consiglio Nazionale è messa sotto pressione in vista della decisione sulla legge che dovrà essere presa lunedì prossimo.

«La nuova legge sull’approvvigionamento d’elettricità dovrà maggiormente tener conto delle energie rinnovabili, le quali dovranno essere incoraggiate con misure obbligatorie».

È quanto hanno chiesto giovedì a Berna le organizzazioni ecologiste e contadine che, per una volta, hanno deciso di fare fronte comune su questo aspetto.

Sostenuto dal WWF, dalla FSE e dall’Unione svizzera dei contadini (USC), il precedente progetto di legge sul mercato dell’elettricità, bocciato dal popolo nel 2002, prestava maggiore attenzione alla promozione delle energie rinnovabili.

Il nuovo disegno di legge ne sopprime invece il carattere obbligatorio.

Nessun obbligo

Quale obiettivo il nuovo progetto si limita a fissare – entro il 2030 attraverso misure volontarie da parte delle aziende di distribuzione – l’aumento del 10% della produzione di energie rinnovabili e del 15% del rendimento energetico.

Le tre organizzazioni hanno sottolineato che se non si obbligano tali aziende a pagare i costi effettivi dell’immissione nella rete delle energie rinnovabili, la loro produzione non viene incoraggiata.

«E’ giusto lasciare una certa libertà alle aziende, ma una società non può funzionare se non le si impone un determinato numero di obblighi da rispettare», ha sottolineato Hans-Peter Fricker, direttore generale del WWF svizzero.

Nessuna sovvenzione

Le energie rinnovabili non saranno promosse per mezzo di sovvenzioni versate a chi ne fa uso.

«I costi supplementari saranno a carico dei fornitori di elettricità, che potranno poi ripercuoterli sul prezzo dell’energia», ha affermato Jürg Buri della Fondazione svizzera dell’energia (FSE).

Nel 2015, i costi supplementari ammonteranno all’incirca a 91 milioni di franchi: «è meno dell’ 1% della cifra d’affari del mercato dell’elettricità e meno del 10% dei benefici dei quattro maggiori fornitori d’energia (Atel, Axpo, FMB e EOS)», ha precisato Buri.

I costi diminuiranno sensibilmente

Benché attualmente l’energia rinnovabile sia più cara di quella convenzionale, il suo potenziale di riduzione dei costi è molto importante. Secondo la FSE il prezzo dovrebbe potere diminuire del 78% entro il 2020.

Le energie rinnovabili non sono vantaggiose solo dal punto di vista ecologico. «Sul piano economico, un uso appropriato di questo tipo di risorse assicura un migliore approvvigionamento energetico e favorisce la crescita grazie al plusvalore generato sul mercato interno. Anche l’immagine della Svizzera ne esce rinnovata sul piano internazionale», sostiene Hans-Peter Fricker.

Nuovi mercati per l’agricoltura

Ragioni prevalentemente economiche, spingono i contadini elvetici a riporre parecchie speranze nelle energie rinnovabili.

«In Svizzera vi è un potenziale di mille coltivazioni agricole sulle quali l’istallazione di una produzione di biogas potrebbe rivelarsi particolarmente interessante», rileva il consigliere nazionale turgoviese Hansjörg Walther, presidente dell’Unione svizzera dei contadini. Attualmente ne esistono solo 67.

L’esempio della vicina Germania dimostra che la promozione delle energie rinnovabili può avere effetti economici molto positivi. Nel 2002, lo Stato tedesco ha infatti adottato una legge in tal senso, che gli ha permesso di issarsi al primo posto fra i produttori di energia eolica mondiale e al secondo fra quelli di energia fotovoltaica.

Rischio di referendum

Se il parlamento non dovesse correggere il tiro, il WWF e la FSE minacciano di impugnare il referendum. Una minaccia che si aggiunge a quella dell’Unione sindacale svizzera (USS) che si è pure opposta mercoledì al progetto di legge, ma per altri motivi, legati soprattutto al ritmo dell’apertura del mercato dell’elettricità.

Per il momento, l’Unione svizzera dei contadini non si è associata alla minaccia. «In linea di principio discuteremo sull’eventuale lancio del referendum solo quando l’iter parlamentare sarà concluso», ha dichiarato il suo presidente Hansjörg Walther.

swissinfo e agenzie

Nel 2002, la Germania ha adottato una legge per promuovere le energie rinnovabili. Da allora è diventata il primo produttore al mondo di energia eolica (che rappresenta il 6% del consumo energetico totale del Paese) e il secondo di energia fotovoltaica.

130’000 nuovi posti di lavoro sono stati creati in Germania grazie a queste nuove tecnologie.

Nel 2002, l’USC, la FSE e il WWF hanno sostenuto la legge sul mercato dell’energia, bocciato però in votazione dal popolo.

Il progetto prevedeva misure obbligatorie in sostegno delle energie rinnovabili.

Il nuovo disegno di legge sull’approvvigionamento d’elettricità non contempla più regole obbligatorie in favore delle energie rinnovabili, ma solo alcune misure d’incoraggiamento.

Le organizzazioni contrarie alla nuova legge contestano al Consiglio federale di privilegiare la forza idraulica a discapito di altri tipi d’energia (biomassa, solare, eolica).

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