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Pressioni su Hong Kong?

Momenti di tensione a Hong Kong Keystone Archive

16 adepti di Falun Gong, fra cui 4 svizzeri, condannati ad Hong Kong per turbamento dell’ordine pubblico e resistenza a pubblico ufficiale.

Tornano attuali gli interrogativi sulla reale autonomia dell’ex colonia inglese nei confronti di Pechino.

I sedici, dodici donne e quattro uomini, erano stati arrestati nel marzo scorso dopo aver iniziato uno sciopero della fame di fronte all’ufficio di rappresentanza cinese a Hong Kong. Il gruppo intendeva protestare contro la repressione di cui è oggetto Falun Gong nella Repubblica popolare cinese.

“Durante la loro azione, non hanno dimostrato alcun rispetto per le autorità e per i passanti: hanno violato le leggi di Hong Kong”, ha dichiarato il giudice Symon Wong pronunciando il verdetto.

“Motivazioni insensate”, ribatte Aleardo Manieri, membro svizzero di Falun Gong. “La legge di Hong Kong non vieta manifestazioni di questo genere: si vuole soltanto mettere in cattiva luce Falun Gong per giustificarne la repressione”.

Multa o carcere

L’entità della sanzione non è ancora conosciuta. Si parla tuttavia di pene che vanno da una multa di 5’000 dollari di Hong Kong (640 dollari americani) a due anni di carcere.

Oltre ai quattro svizzeri, condannati undici cittadini di Hong Kong e un neozelandese. Tutti gli accusati si sono sempre dichiarati innocenti.

Una prima assoluta

Falun Gong è stata messa al bando in Cina nel 1999. Da allora questa è la prima condanna di suoi membri ad Hong Kong che, dal suo ritorno in mani cinesi, continua a godere di uno statuto e di regole speciali.

Hong Kong è infatti l’unica provincia, accanto a Macao, dove il movimento Falun Gong è legale e la libertà di religione è garantita dalla costituzione.

Annegrat Zimmermann, rappresentante del consolato svizzero sul posto, si è detta sorpresa del verdetto. “La Svizzera attribuisce grande importanza alla libertà d’espressione”, ha dichiarato.

Pressione crescente?

Stando a molti osservatori, la decisione del tribunale rappresenta uno specchio delle tensioni politiche esistenti tra Hong Kong e Cina.

Dal 1997, anno del ritorno dell’ex colonia britannica tra le braccia della madre patria, Pechino è responsabile solo degli affari esteri e della difesa di Hong Kong.

Ora c’è però chi teme che la pressione del governo centrale possa aumentare. E quindi sciogliere lentamente i privilegi economici e democratici della città-Stato.

Su questo sfondo, attivisti per i diritti umani accusano quindi le autorità di Hong Kong di aver “favorito” un verdetto di colpevolezza per aggraziarsi gli alti rappresentanti di Pechino. E se così davvero fosse, non è pura speculazione immaginare che la legalità di Falun Gong ad Hong Kong stia per finire…

Marzio Pescia

prima condanna di membri di Falun Gong ad Hong Kong
4 cittadini svizzeri coinvolti
Falun Gong al bando in Cina dal 1999
più di 100 milioni di membri nel mondo
circa 500 membri in Svizzera

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