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Pride: Turchia, scontri e arresti a marcia non autorizzata

Canti e slogan di protesta ieri a Istanbul nel corso della Gay Pride. KEYSTONE/AP/Emrah Gurel sda-ats

(Keystone-ATS) Scontri tra polizia e manifestanti ieri a Istanbul durante la Marcia per il Gay Pride, anche quest’anno vietata dalle autorità turche.

Secondo gli attivisti, le forze di sicurezza hanno arrestato 25 manifestanti che si erano radunati a Taksim, un distretto che ha ospitato in passato le marce del Pride, da sette anni vietate dalle autorità. Portando bandiere arcobaleno e cantando slogan che affermavano “l’esistenza” delle persone LGBTQ in Turchia, i manifestanti avevano tentato di aggirare il blocco della polizia per le strade secondarie, ma sono stati violentemente dispersi. “Non stiamo facendo del male a nessuno”, ha urlato un manifestante alla polizia mentre teneva per mano un altro uomo.

Fermato e poi rilasciato dopo molte ore anche un fotografo della Afp, Bulent Kilic che ha dichiarato di aver presentato una denuncia per “arresto violento” contro la polizia che lo ha bloccato a terra e gli ha spinto le gambe nel collo e nella schiena durante l’arresto.

Dopo la spettacolare parata del Pride di Istanbul nel 2014 a cui hanno partecipato più di 100.000 persone, le autorità turche hanno vietato la marcia negli ultimi anni, ufficialmente per motivi di sicurezza. I gruppi LGBTQ accusano il governo turco di condurre una “campagna di odio” contro di loro, incoraggiando la violenza contro una comunità vulnerabile.

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