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Primo maggio combattivo

Il consigliere nazionale Franco Cavalli alla manifestazione del primo maggio a Zurigo Keystone

Una linea politica più profilata e il possibile ricorso allo sciopero per le lotte sindacali. Nelle manifestazioni del primo maggio, la sinistra svizzera si mostra combattiva.

Manifestazioni sindacali

In occasione del primo maggio, l’Unione sindacale svizzera (USS) chiede più diritti per i dipendenti. Anche lo sciopero come mezzo di lotta non deve più essere considerato un tabù: è quanto chiedono i due presidenti sindacali Paul Rechsteiner e Vasco Pedrina.

Pedrina, presente a Bienne, Ginevra e Lugano, ha denunciato l’attuale situazione mondiale, dominata dai guru del neoliberalismo e della globalizzazione: «il mondo di oggi ha perso il senso della misura», ha affermato il Vicepresidente dell’USS e presidente del Sindacato edilizia e industria (SEI). Per Pedrina la soluzione è una forza sociale solida e determinata, orientata verso l’essere umano e i suoi bisogni.

Rechsteiner, espressosi a Wil, San Gallo e Le Locle, si è detto solidale con chi ha organizzato manifestazioni contro Berlusconi e Le Pen. Queste dimostrazioni sono assolutamente necessarie, ma insufficienti: la sinistra deve essere in grado di formulare progetti ed una politica sociale che porti avanti passi concreti, ha detto il presidente dell’USS.

Cavalli critica destra e sinistra

A Zurigo, il consigliere nazionale ticinese Franco Cavalli ha invece lanciato un appello in favore di un’ altra Svizzera, più democratica e più giusta. Cavalli si è inoltre espresso in favore di un rilancio della sinistra e contro uno spostamento verso il centro dei socialisti.

Davanti a migliaia di persone riunite sulla piazza della stazione centrale di Zurigo, il consigliere nazionale ticinese ha fustigato la deriva del capitalismo, la “berlusconizzazione” del mondo e la tirannia dei mercati finanziari.

Cavalli ha criticato radicali e UDC, denunciando i loro progetti che tendono a introdurre “una medicina a due o anche tre velocità” e la loro opposizione all’introduzione di premi delle assicurazioni malattia commisurati al salario: “non si può tollerare che nel paese più ricco del mondo un miliardario paghi gli stessi premi di un semplice impiegato”.

Il dimissionario presidente del gruppo socialista alle Camere federali non ha risparmiato nemmeno i “presunti riformatori” di sinistra. A suo avviso uno spostamento della sinistra verso il centro porta ad un indebolimento.

“L’Austria, l’Italia e più di recente anche la Francia sono la dimostrazione di una regola politica che sembra una legge naturale: ogni volta che i socialisti si spostano verso il centro, non fanno che rafforzare l’estrema destra, dove vanno a cercare rifugio gli elettori scontenti”.

Dreifuss a Friburgo parla di diritti

“Il diritto di avere dei diritti” è il motto scelto quest’anno dai friburghesi per il primo maggio. Un diritto “che si conquista, facendo uso dei diritti civici, che si condivide con coloro che ne sono privati o che sono troppo deboli per farlo valere da soli, che si difende quando è minacciato», ha dichiarato la consigliera federale Ruth Dreifuss intervenendo a Friburgo alla Festa del lavoro.

Ringraziando gli organizzatori di averla invitata, Ruth Dreifuss ha ricordato che “un quarto della popolazione adulta del nostro paese non ha i diritti civici e dunque è esclusa da decisioni che la riguardano direttamente”. Ha quindi esortato ad applicare quotidianamente i diritti acquisiti, poiché in caso contrario c’è il rischio di usura.

In proposito la consigliera federale ha fatto riferimento alla Francia, che “riscopre, nel dolore e nel rimorso, l’importanza della mobilitazione dei cittadini, l’importanza delle scelte di società”. Il problema delle scelte e delle affermazioni di valori riguarda anche la Svizzera. Nei prossimi mesi ci saranno diverse occasioni di mobilitazione nella Confederazione.

swissinfo e agenzie

Disordini a Zurigo dopo la manifestazione ufficiale

Dopo la parte ufficiale della festa del primo maggio a Zurigo la polizia è intervenuta in forze per tenere sotto controllo alcune centinaia di giovani autonomi del cosiddetto «blocco nero».

I partecipanti alla dimostrazione non autorizzata, annunciata attraverso Internet dal “Revolutionäre Aufbau” (costruzione rivoluzionaria), si sono riuniti nel primo pomeriggio nella zona dell’Helvetiaplatz.

Seguendo la strategia di “tolleranza zero” annunciata dal Municipio, la polizia è intervenuta ancor prima di essere provocata, impiegando idranti, gas lacrimogeno e proiettili in gomma. I manifestanti hanno lanciato bottiglie e sassi e hanno dato fuoco a cassonetti della spazzatura.

Gli agenti hanno in particolare bloccato i passaggi in direzione del vicino parco della vecchia caserma, dove si svolge la parte ufficiale della festa del lavoro, con diversi stand e ristoranti all’aperto. Sono stati effettuati anche dei fermi, ha indicato una portavoce della polizia, senza tuttavia poter indicare una cifra.

swissinfo e agenzie

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