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Programma ambizioso per il Partito socialista

Moritz Leuenberger per una "società a 2000 watt" Keystone

Riuniti in congresso sabato a Locarno, i delegati del Partito socialista svizzero invitano a respingere la quinta revisione dell'assicurazione invalidità e lanciano un referendum contro la riforma della fiscalità delle imprese.

Inoltre, convinti dagli argomenti presentati dal loro ministro Moritz Leuenberger, i delegati hanno lanciato un’iniziativa per la riduzione delle emissioni di CO2.

Il Partito socialista svizzero (PS) intende lanciare un segnale contro l’esagerata competizione fiscale e, contemporaneamente, in favore di un giusto contributo dell’economia privata alla collettività. Con questo spirito, all’unanimità i delegati del PS, riuniti sabato a Locarno, hanno deciso il lancio del referendum contro la riforma della fiscalità delle imprese.

Per i socialisti la tassazione parziale dei dividendi dei grandi azionisti lede la Costituzione dato che il principio della parità di trattamento non è rispettato. Inoltre la modifica di legge priva le casse dell’Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) e le casse dello Stato di un miliardo di franchi l’anno.

I socialisti hanno riservato un no deciso anche all’altro tema d’attualità dell’agenda politica nazionale: la votazione federale del 17 giugno sulla modifica della Legge federale sull’assicurazione per l’invalidità. Per i socialisti, la quinta revisione dell’AI è ingiusta perché distribuisce in modo iniquo gli oneri che genera. Sostengono quindi il referendum e chiedono al popolo di votare «no» alla revisione.

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Referendum

Questo contenuto è stato pubblicato al Il referendum (facoltativo) permette ai cittadini di chiedere che sia il popolo a pronunciarsi su una legge accettata dal Parlamento. Se i promotori del referendum riescono a raccogliere 50’000 firme in 100 giorni viene organizzata una votazione. Nel caso in cui il Parlamento modifica la Costituzione è previsto invece un referendum obbligatorio. Il referendum facoltativo…

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Per il clima

L’assemblea è stata marcata anche dalla politica climatica. I delegati hanno accolto all’unanimità la proposta di lanciare un’iniziativa popolare. Il testo, che si ispira alle linee direttive dell’Unione europea (Ue), mira in particolare a ridurre le emissioni di CO2.

L’iniziativa chiede anche l’attuazione di provvedimenti per un’utilizzazione efficace dell’energia. Il lancio dell’iniziativa, previsto per metà anno, avverrà in collaborazione con associazioni ambientaliste e con i Verdi.

Ha parlato di questo tema anche il consigliere federale socialista Moritz Leuenberger, capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, che ha annunciato «misure molto severe» per frenare i consumi. Stando al ministro, l’obiettivo è la società a 2000 Watt.

Le tasse di scoraggiamento su tutte le energie non rinnovabili dovrebbero «animare» i conducenti ad orientarsi verso vetture che consumano solo tre litri di benzina ogni cento chilometri. Leuenberger si è pure espresso per il divieto di apparecchi che consumano troppa energia.

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Iniziativa popolare

Questo contenuto è stato pubblicato al L’iniziativa popolare permette ai cittadini di proporre una modifica della Costituzione. Per essere valida, deve essere sottoscritta da almeno 100’000 aventi diritto di voto nello spazio di 18 mesi. Il Parlamento può decidere di accettare direttamente l’iniziativa. Può pure rifiutarla o preparare un controprogetto. In ogni caso viene comunque organizzato un voto popolare. Per essere…

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Per la famiglia

Per finanziare gli asili per la prima infanzia il PS propone vie nuove. Invece di sovvenzionare direttamente gli istituti, i socialisti prevedono di sostenere i genitori, distribuendo loro aiuti sotto forma di speciali «buoni». Mamma e papà dovrebbero sborsare al massimo un terzo dei costi complessivi generati dal figlio.

E questo non solo durante il periodo trascorso nei nidi di infanzia e asili, ma anche per il doposcuola.

I costi sono calcolati in 4,4 miliardi di franchi: oltre al contributo dei genitori, un terzo è a carico dei Cantoni e dei comuni, e il terzo rimanente dovrebbe essere assunto dalla Confederazione e dalle aziende con oltre 250 dipendenti.

Per le pari opportunità

L’assemblea, quasi all’unanimità, ha anche avallato una risoluzione per pari opportunità per tutti. Il testo chiede alla Confederazione di intervenire per garantire la libertà di scegliere il proprio modo di vita e la propria formazione.

Oltre al tema degli asili nido, il PS insiste anche su quello della formazione superiore, professionale ed accademica. I socialisti domandano uno standard nazionale minimo per la concessione di borse di studio e un aumento del budget che è loro destinato, possibilità di formazione continua per tutti, nonché posti di apprendistato a sufficienza.

swissinfo e agenzie

Fondato nel 1888, il Partito socialista svizzero (PSS) è un movimento politico orientato a sinistra.
Conta 40’000 membri; più di un terzo sono donne.
È entrato in Consiglio federale nel 1943; oggi occupa due dei sette seggi di cui è composto il governo elvetico.
Rappresenta il 23,3% dei cittadini ed è il secondo partito politico svizzero per dimensioni.

Sabato a Locarno, i delegati del Partito socialista hanno deciso di sostenere il referendum contro la revisione dell’assicurazione invalidità (AI) e hanno quindi raccomandato di votare «no» il 17 giugno.

Accettato all’unanimità il lancio di un’iniziativa per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica secondo gli obiettivi fissati dall’Unione europea (un terzo di emissioni in meno entro il 2020).

Accettato il referendum contro la seconda riforma della fiscalità delle imprese. Per i dirigenti del PS, la revisione favorisce solo 60’000 contribuenti su 4 milioni. Si tratta inoltre di un segmento che gode già di vantaggi fiscali.

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