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Quella carta che non vuole sparire

Archivio elettronico? No, molto tradizionale! Keystone

Se ne parla ormai da anni, ma l'ufficio senza carta resta un'utopia. Diminuirne il consumo e nel contempo puntare su materiale riciclato è però possibile: molte aziende svizzere e l'amministrazione federale tentano di farlo.

Di paperless office (ufficio senza carta) si è cominciato a discutere negli Stati Uniti durante gli anni Settanta. Allora si pensava che lo sviluppo tecnologico – segnatamente quello dell’informatica – avrebbe reso superflui i chili di carta accumulati sui tavoli, nei cassetti e negli schedari.

L’evoluzione è però stata diversa: i supporti tecnologici come il personal computer e la posta elettronica sono effettivamente diventati strumenti di lavoro quotidiani, ma la carta non è affatto diminuita. Anzi: è aumentata.

Anche se non esistono dati inconfutabili, secondo uno studio dell’azienda Lexmark nel mondo sono stampate annualmente 700 miliardi di pagine – una quantità raddoppiata tra il 1980 e il 2000. Ciò causa importanti costi energetici e perdite di spazio, senza considerare gli aspetti ecologici.

Una constatazione che ha spinto parecchie ditte e apparati statali a correre ai ripari. In Svizzera, il governo ha per esempio sancito l’obiettivo di ridurre costantemente l’impatto ambientale di tutti i dipartimenti: in particolare diminuendo l’utilizzo di carta – ogni collaboratore consuma in media 13’000 fogli – e incrementando l’uso di quella riciclata. Anche la Società svizzera di radiotelevisione intende produrre nel 2011 un terzo della carta stampata l’anno precedente.

Manca una legge

«In seno all’amministrazione federale non vi sono purtroppo direttive sufficientemente vincolanti per imporre a tutti gli uffici un minor consumo di carta. Di conseguenza, i risultati variano sensibilmente da un dipartimento all’altro», spiega Barbara Würmli, responsabile dell’Associazione svizzera per la promozione della carta ecologica e dell’ecologia in ufficio (ASCE).

A suo parere, non si tratta però necessariamente di una questione di buona o cattiva volontà: «Alcuni settori come l’Ufficio federale dell’ambiente sono ovviamente molto sensibili a tali questioni e fungono da esempio. Altrove, la tutela ambientale è considerata importante ma non figura certamente tra le priorità. Chiaramente la situazione sarebbe diversa se l’uso parsimonioso della carta fosse ancorato in una legge».

Nel 2006, la deputata ecologista Maya Graf aveva peraltro chiesto in una mozione di imporre l’utilizzo di almeno il 50% di carta riciclata in seno all’amministrazione federale. Il governo aveva però respinto la richiesta, «in considerazione delle esigenze tecniche e specifiche di applicazione nonché nell’interesse della redditività e del mantenimento del margine di manovra», in particolare per quanto concerne le esigenze di archiviazione.

In generale, precisa Barbara Würmli, «molto dipende comunque dal comportamento del management. Quando ci rechiamo nelle aziende per fornire consulenze, constatiamo che la gestione ecologica della carta in ufficio è fortemente influenzata dalle disposizioni e dalle direttive provenienti dall’alto».

Circoli viziosi

Per quanto concerne la carta riciclata, fa notare Barbara Würmli, «il prezzo in Svizzera risulta superiore a quello della carta “classica”. Infatti nella Confederazione non vi sono fabbriche, ragion per cui è necessario importarla soprattutto da Germania e Austria. E, vista la scarsa richiesta, i quantitativi ordinati sono limitati e i prezzi di conseguenza più elevati. Si tratta purtroppo di un circolo vizioso».

Un’altra difficoltà strutturale è legata all’archiviazione: «In Svizzera le amministrazioni a livello federale e cantonale conservano praticamente tutta la documentazione in formato cartaceo, poiché si ritiene lo stoccaggio elettronico dei dati inadeguato dal profilo della sicurezza. Per timore di perdere informazioni importanti, si continua quindi a stampare tutto, a riempire classificatori e a occupare spazio».

Senza contare gli ambiti in cui il ricorso alla carta stampa è obbligatorio: «Per legge, le assicurazioni devono inviare ai clienti le polizze in formato cartaceo. Ciò equivale spesso a testi di una trentina di pagine, stampati e spediti in migliaia di esemplari….».

Prima si comincia, meglio è

Barbara Würmli ritiene necessario un cambiamento di mentalità: «Dal canto nostro cerchiamo di spiegare che oggigiorno la tecnologia consente di archiviare i documenti in forma elettronica con standard di qualità e di sicurezza elevati», rileva.

In quest’ottica l’ASCE mette a disposizione materiale didattico, suggerendo ai docenti di scuola media di cominciare a sensibilizzare il prima possibile i giovani alle tematiche di una gestione sostenibile della carta in ufficio. «Ma anche in questo caso noi possiamo soltanto raccomandare, non imporre», ricorda la responsabile dell’associazione.

Uno sforzo che vede la Svizzera in buona compagnia: «Anche se in alcuni paesi confinanti – come la Germania – l’utilizzo di carta riciclata è leggermente maggiore, quasi tutti i paesi industrializzati sono confrontati a un lento ma costante aumento dell’uso di carta», conclude Barbara Würmli.

Secondo i dati dell’istituto Worldwatch, nel 2006 l’utilizzo di carta era sei volte superiore a quello di 50 anni prima.

I paesi industrializzati consumano in media ogni anno 164 kg di carta per persona, quelli in via di sviluppo 18 kg a testa.

In Svizzera, nel 1970 si consumavano 155 Kg per persona, trent’anni più tardi 246 kg.

Nel 2008, il consumo complessivo di carta in seno all’Amministrazione federale è risultato pari a 4’410 tonnellate, un valore leggermente inferiore a quello del 2006 ma superiore del 6.3% a quello del 2007.

Il consumo di carta per gli stampati varia di anno in anno soprattutto a dipendenza del volume differente delle spiegazioni di voto e delle disposizioni legate al corporate design della Confederazione.

Dal 1998 ad oggi, la percentuale di carta riciclata usata nell’Amministrazione federale è diminuita dal 51 % a meno del 30 %.

Al fine di economizzare carta, l’amministrazione federale consiglia ai propri impiegati di elaborare i messaggi elettronici e gli altri documenti unicamente allo schermo, rinunciando alla stampa; di stampare e fotocopiare – quando necessario – fronte/retro, due pagine per foglio; di usare carta riciclata.

Fonte: Gestione delle risorse e management ambientale dell’Amministrazione federale

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